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Facebook potrebbe prevenire la pubblicazione di foto private

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Da qualche tempo a questa parte, Facebook ha integrato un sistema di riconoscimento facciale per le fotografie che vengono caricate dagli utenti, a meno che tale funzione non sia stata disattivata. Ogni volta che qualcuno carica in rete una propria foto, l’algoritmo di riconoscimento di Facebook suggerisce il nome della persona presente nella foto dando la possibilità di aggiungere il tag. Questo amplifica già un grosso volume di dati degli utenti presenti nel social network.

Messenger Photo Magic

Riconoscimento facciale: Facebook sta spingendosi oltre a questo aspetto

Il meccanismo di apprendimento della fotocamera analizzerà i volti presenti in una foto prima che questa venga effettivamente caricata sul social. C’è da dire che questo succede soltanto se l’utente ha scelto di utilizzare la funzionalità Photo Magic di Messenger. Questa funzione chiede se siamo sicuri di voler condividere anche quelle fotografie che potremmo avere dimenticato nel “rullino”. Facendo così però, si rinuncia volontariamente ad un poco della propria di privacy, solo per praticità.

Facebook mira a spingerci a condividere le foto in cui sono presenti i nostri amici, ma cerca anche di aiutare chi nella foto ci è capitato per caso, evitando così di condividerla. Secondo quanto riferito da Business Inside, la scorsa settimana il vicepresidente del Global Engineering and Infrastructure di Facebook Jay Parikh, durante un evento a Londra, ha descritto i nuovi metodi che Facebook prossimamente sarà in grado di utilizzare, destinati ad aiutare l’utente durante il caricamento delle immagini.

La compagnia sta sviluppando un software che avviserà gli utenti che nel post che stanno per condividere sono presenti altre persone che potrebbero non volere comparire. Questo può succedere anche con foto di nudo o foto in cui compaiono dei bambini. Il team di ricerca di Intelligenza Artificiale di Facebook sta lavorando a questo tipo di prevenzione, soprattutto per quel tipo di persone maggiormente selfie-dipendenti. Parikh dice:

“Se dovessi caricare una foto dei miei bambini che giocano al parco che accidentalmente ho condiviso pubblicamente, questo sistema potrebbe dire: hey, aspetta un attimo, questa foto è dei tuoi figli. Normalmente queste foto si condividono con i familiari. Sei sicuro di volerlo fare?”

Avvisare gli utenti di potenziali errori di privacy potrebbe di sicuro prevenire la pubblicazione di post imbarazzanti. Per quanto riguarda un aggiornamento di stato o per un’immagine, è facile dimenticarsi di aver modificato la propria audience a “pubblica“. Specialmente quando si tratta di bambini, i genitori dovrebbero impostare un livello di privacy più consona.

Pensandola in questo modo, però, sale un po’ di angoscia: l’unico modo con cui Facebook può prevenire la condivisione delle foto dei vostri figli avendo un’audience pubblica, è riconoscendo il viso del vostro bambino. Prima che vostro figlio possa decidere per sé stesso, se volere o no essere aggiunto in un gigantesco database di immagini in modo da essere riconosciuto da un algoritmo, è già stato effettivamente inserito nel servizio.

Chi utilizza Internet ha già sperimentato questo aspetto

Le nostre informazioni personali vengono divulgate in cambio dell’utilizzo di un servizio gratuito e tutte le comodità che questo offre. Tuttavia, con i progressi fatti dalla tecnologia del riconoscimento facciale, è importante anche valutarne i benefici e decidere quanta convenienza ci sia in relazione alla privacy.

Facebook sta investendo molto nella ricerca per l’intelligenza artificiale

Di recente la Compagnia ha espanso il proprio ramo organizzativo Facebook AI Research (FAIR) a Parigi, e sta cercando di insegnare ai computer a comportarsi come gli esseri umani. In aggiunta, l’IA di Facebook ha fatto un passo in avanti tanto che ora è in grado anche di riconoscere i volti delle persone in una fotografia, nonostante queste cerchino di nascondersi coprendosi in qualche modo la faccia.

E’ comunque poco probabile che oltre un miliardo di persone che ogni giorno utilizzano Facebook, pensino realmente che il potenziale dell’algoritmo di intelligenza artificiale possa cambiare il nostro modo di interagire con i computer o di invadere la nostra privacy. Tuttavia, eminenti scenziati e tecnologi vogliono assicurarsi che l’IA non venga utilizzata con cattive intenzioni. Agli inizi di quest’anno, l’istituto Future of Life ha chiesto di vietare la creazione di armi offensive autonome, nella lettera erano presenti anche Elon Musk e Stephen Hawking, due personaggi di spicco che hanno voluto mettere in guardia i potenziali aspetti negativi dell’intelligenza artificiale.

Siamo ancora molto distanti dai computer che pensano come le persone

Parikh ha sostento che “lo sviluppo del caricamento di strumenti di allerta e prevenzione sono ancora prematuri e non sono ancora stati messi in produzione“. Tuttavia, poiché questa tecnologia è in continuo sviluppo e Facebook mette a disposizione le fonti a tutti, vale la pena pensare al fatto che il proprio volto o quello dei propri figli venga in qualche modo riconosciuto comunque da un computer, non sia propriamente il massimo.

Fonte: The Daily Dot

Stefano Pauli
Stefano Paulihttp://www.senzaunordinepreciso.it
Sono appassionato di informatica, tecnologia, musica e pallacanestro. Ho fatto un’esperienza lavorativa ventennale e, da autodidatta, ho imparato il mestiere di dekstop publisher e proofreader, usando applicativi dedicati. Di recente mi sono scoperto web writer, aprendo anche un mio personale blog di informazione e approfondimento.

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