Il team di Facebook-Italia ha provveduto a bloccare una foto della statua del Nettuno a Bologna. Il motivo? Il contenuto è “Esplicitamente sessuale e viola le linee guida sulle pubblicità”.

A quanto pare la foto della statua che domina in Piazza del Nettuno nel centro di Bologna, soprannominata al Żigànt dai bolognesi per via delle dimensioni, è un’immagine troppo osè per poterla rendere manifesto di un’inserzione pubblicitaria su Facebook.
La protagonista della vicenda è Elisa Barbari, scrittrice bolognese, la quale aveva scelto una fotografia del Żigànt per illustrare la sua pagina dal titolo “Storie, curiosità e scorci di Bologna”; ma dopo qualche ora è arrivata la segnalazione da parte di Facebook per contenuto non appropriato.

La scrittrice, stizzita e quasi incredula, posta sul suo profilo uno screen che riporta il testo della segnalazione: “l’inserzione non è stata approvata in quanto viola le linee guida sulle pubblicità di Facebook perché presenta un’immagine con contenuto esplicitamente sessuale che mostra eccessivamente il corpo o si concentra su parti del corpo senza che sia necessario. Non è consentito l’uso di immagini o video di nudo o di scollature troppo profonde, anche se per fini artistici o educativi.”

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E così non trovando alcuna soluzione alternativa, la Barbari, ha dovuto cambiare immagine per la sua inserzione pubblicitaria. Tuttavia non ha rinunciato del tutto a pubblicare una foto della fontana. Ha caricato una fotografia della statua del Nettuno ripresa di spalle. In tal modo non sono visibili le parti intime del Nettuno scolpito da Giambologna nel lontano 1566 su ordinazione di Papa IV.

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La statua del Nettuno fotografata di spalle

Il Guardian riporta, invece, che un portavoce del team di Facebook si è scusato personalmente con la scrittrice, Elisa Barbari, definendo l’accaduto “un imperdonabile errore tecnico”.

Di certo, possiamo dedurre che gli algoritmi che tutelano la moralità dei contenuti del social network non sono ancora in grado di distinguere tra un nudo artistico e immagini pornografiche.

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