Gli ultimi dati provenienti da ricerche di mercato IDC, rivelano che l’orologio della compagnia di Cupertino è rimasto lo smartwatch più popolare nel primo trimestre di quest’anno, con una quota di mercato pari al 46% e circa 1.5 milioni di vendite totali. Nel frattempo, gli smartband e gli indossabili di base continuano ad incrementare il proprio successo a scapito degli smartwatch stessi.
Fitbit domina il mercato degli indossabili
Tra gli smartwatch, Samsung è stata la minaccia più pericolosa per Apple Watch nel primo trimestre del 2016, con una quota di mercato pari al 20.9 per cento e un totale di 700 mila vendite. L’azienda di Seul è seguita dalle altre Big del settore, in ordine, Motorola, Huawei e Garmin con rispettivamente circa 400, 200 e 100 mila pezzi venduti, per una quota di mercato complessiva pari al 18.6%.
Per quanto riguarda, invece, il mercato completo degli indossabili, l’azienda californiana ha chiuso al terzo posto, con una quota di mercato del 7.5 per cento, dietro ai produttori di tracker per il fitness, Fitbit e Xiaomi. In particolare, Fitbit domina tutti nel mercato globale e grazie ai suoi 4.8 milioni di unità vendute raggiunge la quota complessiva di 24.5%. Nel primo trimestre ottimi risultati anche per Xiaomi che ha raggiunto le 3.7 milioni di spedizioni, per una quota di mercato del 19 per cento.
Apple non ha escluso le vendite di Apple Watch dai guadagni trimestrali, anche se ha inserito il dispositivo sotto la categoria “Altri Prodotti”, al fianco di iPod, Apple TV, Beats Electronics e accessori. Nonostante tutto, IDC e Strategy Analytics hanno evidenziato che la Mela ha venduto quasi 16 milioni di Apple Watch da aprile 2015 fino a marzo 2016.
I risultati di Fitbit per questo inizio 2016 sono gli stessi raggiunti alla fine del 2015, posizionandosi ancora una volta come leader indiscusso nel mercato degli indossabili. Il lancio dei suoi nuovi device, Alta e Blaze, ha permesso di raccogliere milioni di spedizioni ciascuno, puntando verso la nuova categoria di dispositivi per il fitness, con una maggiore attenzione alla sfera della moda. Al contrario dei nuovi prodotti di punta, le precedenti linee di successo, Surge, Charge, Charge HR e Flex hanno, invece, subito cali significativi. Ma, questo non ha rappresentato alcun tipo di minaccia per Fitbit, grazie principalmente al consolidato rapporto qualità-prezzo.
I dati dell’IDC mostrano un Apple Watch sempre più in difficoltà, il quale continua a cedere sempre più quota di mercato degli smartwatch ad Android Wear e ad altri indossabili. Questo è in contrasto con le previsioni di Strategy Analytics di aprile, che vedevano le vendite dello smartwatch della Mela sopra ai 2.2 milioni, con una quota di mercato del 52.4 per cento nel primo trimestre.
Molti potenziali acquirenti stanno ora aspettando pazientemente il lancio di un Apple Watch di seconda generazione, che si mormora possa fare il suo debutto nella seconda metà del 2016, caratterizzato da fotocamera FaceTime, nuova connettività Wifi, rete cellulare e un design più sottile. Inoltre, sono previsti anche nuovi cinturini, finiture e modelli per aprirsi a più utenti.