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Google Fuchsia, il mistero del nuovo sistema operativo

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Del nuovo progetto ancora non si sa nulla: potrebbe unificare Android e Chrome Os oppure restare confinato al mondo dell’Internet delle cose.

Google ha deciso di implementare il comparto dei sistemi operativi, destinati a più utilizzi. Dispositivi mobile, certo, ma anche apparecchi domestici o la Google car. In quest’ottica si inserisce Fuchsia.

Mentre il mondo dell’informatica attende con ansia l’uscita di Android 7.0 Nougat, Google ha infatti annunciato l’uscita di un nuovo sistema operativo. Il quale non avrà il nome di un dolce come ci sta abituando da tempo Big G, bensì di un colore: Fuchsia. Google sta lavorando molto sui sistemi operativi, come dimostrano l’uscita di Android Auto e Google Home. In quest’ultimo caso, però, gli sviluppatori hanno dovuto creare il proprio kernel (il cuore del sistema) e riformulare il proprio portafoglio di piattaforme. Come sarà Fuchsia di Google? Scopriamolo di seguito.

Google Fuchsia caratteristiche del nuovo sistema operativo

A svelarci le caratteristiche del nuovo sistema operativo Google è Hacker News, sebbene siano trapelati pochi dettagli. Fuchsia sarà basato sul kernel “Magenta” basato sul progetto “LittleKernel”. Il che significa che questo sistema operativo è adatto per qualsiasi dispositivo, senza perderne in prestazioni. Anzi, con miglioramenti di alcune funzioni: si pensi al sistema dei permessi come quello di Android 6.0 Marshmallow. Ancora, dovrebbe offrire un’interfaccia come quella di Android dato che utilizza un linguaggio di programmazione visivo simile al Material Design. Offre poi il supporto a OpenGL e Vulkan. Infine, supporterà processori con CPU ARM a 32 e 64-bit ed a 64-nit per PC.

fuchsia

Fuchsia sostituirà Android?

La domanda che si fanno in tanti è se Fuchsia sostituirà Android. O se Linux farà spazio a Magenta su Android. Tutto lascia presagire che non accadrà niente di questo, bensì che Google vuole utilizzare il nuovo sistema operativo per alcuni suoi nuovi prodotti che lancerà presto sul mercato. Come quelli per la casa. Dunque, che esso si aggiunga agli altri ma non li sostituisca.

LEGGI ANCHE: Android, Google lancia servizio emergenza per chiedere soccorso

Inoltre, vuole ampliare i suoi rami d’azienda, non occupandosi esclusivamente di computer, smartphone e tablet. Come dimostra del resto l’investimento in una macchina con auto-guida. Una scelta che stanno facendo molte multinazionali del settore tecnologico. Staremo a vedere.

Luca Scialò
Luca Scialòhttps://lucascialo.altervista.org/
Sociologo, blogger e articolista

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