Gli scienziati sono sempre stati stupiti dalla capacità della vita di adattarsi sulla Terra. Dai licheni che vivono nell’Artico ghiacciato agli organismi termofili nelle fessure idrotermali. Recentemente però, alcuni funghi sono riusciti ad ambientarsi anche sulla sonda spaziale della NASA.
Questo tipo di abitanti microscopici, come semplici ceppi di funghi, vengono relativamente sottostimati nello spazio, a differenza dei batteri. Ma la loro presenza può comunque rappresentare un pericolo per coloro che si trovano sulla Stazione Spaziale Internazionale.
A causa dello stress e l’influenza che la vita nello spazio ha sul sistema immunitario, i funghi potrebbero causare numerosi problemi di salute agli astronauti. Ciò, secondo gli scienziati, li rende potenzialmente mortali.
Lo studio della Ghent University
Un team della Ghent University del Belgio ha indagato sulle modalità in cui i fughi possono influire sulla salute degli astronauti. La professoressa Sarah De Saeger, co-autrice dello studio, ha affermato che i funghi trovati sulla sonda spaziale della NASA, come Aspergillus flavus, possono produrre tossine che possono causare il cancro e indebolire il sistema immunitario.
Questo tipo di tossine si forma spesso quando i funghi si trovano in un ambiente stressante, come lo spazio. Ma, come ha aggiunto la professoressa De Saeger, non è ancora certo se gli astronauti siano stati effettivamente colpiti da tali tossine.
Attualmente, la maggior parte delle rilevazioni fungine sono effettuate inviando campioni ai laboratori sulla Terra, ma questo è impossibile per missioni spaziali a lungo termine. I ricercatori sottolineano infatti,la necessità di sviluppare nuovi metodi per monitorare le superfici e le atmosfere dei veicoli spaziali. Dato che i funghi potrebbero crescere ed evolversi nell’ambiente chiuso di una missione spaziale di lunga durata.