Durante l’ultima era glaciale, circa 20.000 anni fa, i nostri antenati non erano isolati e primitivi come si è spesso pensato. Un recente studio archeologico condotto nelle grotte di Robberg, in Sudafrica, ha rivelato che esistevano veri e propri “social network preistorici“, in cui si condividevano tecniche e innovazioni.
Gli strumenti analizzati presentano schemi di fabbricazione identici a quelli rinvenuti in altre regioni africane, come Namibia e Lesotho, indicando una trasmissione culturale sorprendentemente organizzata.
Tecniche di produzione condivise come linguaggio comune
Analizzando i margini scheggiati di lame e pietre, gli archeologi hanno notato che la tecnica di riduzione del nucleo — un processo sofisticato di realizzazione degli utensili — si ripeteva con precisione in territori diversi. Questo suggerisce che gli antichi cacciatori insegnassero e apprendessero tecniche specifiche, creando una sorta di linguaggio tecnico condiviso.
Come sottolinea la ricercatrice Sara Watson, la ripetizione sistematica di questi schemi dimostra che non si trattava di coincidenze: gli Homo sapiens dell’epoca scambiavano informazioni su larga scala, un comportamento molto simile a quello delle moderne comunità online.
Le pianure africane, terreno fertile per l’innovazione
Le grotte di Robberg non si trovavano, all’epoca, vicino al mare, ma si affacciavano su vaste pianure popolate da antilopi e altri grandi animali. La necessità di sopravvivere e cacciare in ambienti mutevoli stimolò lo sviluppo di nuovi strumenti e strategie di collaborazione, con tecnologie diffuse e condivise fra i vari gruppi.
Questo modello di innovazione condivisa getta nuova luce sulla nostra evoluzione: le comunità non erano chiuse, ma aperte allo scambio e all’adattamento, proprio come i moderni sistemi di condivisione delle conoscenze.
Gli antichi social network e la nostra eredità culturale
Le scoperte di Robberg dimostrano che, già 20.000 anni fa, l’essere umano mostrava un comportamento sociale complesso e sofisticato. I nostri antenati condividevano idee, tecniche e innovazioni, anticipando di millenni i principi alla base dei social network moderni.
Questa nuova visione della preistoria ci ricorda che la comunicazione e la collaborazione sono sempre stati il motore principale della nostra evoluzione.