Gli insetti hanno coscienza? Il dibattito tra gli scienziati

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Una dichiarazione firmata da circa 40 scienziati ha sollevato il dibattito sulla coscienza animale, inclusa quella degli insetti e dei pesci. Le recenti scoperte, come il riconoscimento del riflesso nei pesci zebra e il comportamento giocoso delle api, hanno portato a una richiesta di riconoscimento formale della coscienza in un’ampia gamma di specie. Tuttavia, il dibattito è acceso e non tutti gli scienziati concordano su questa affermazione.

La Dichiarazione di New York sulla coscienza animale afferma che molti animali hanno esperienze coscienti, citando prove scientifiche che suggeriscono la presenza di sensibilità e la capacità di provare emozioni come dolore, paura e speranza. Tuttavia, mentre alcuni studi indicano segni di coscienza in animali altamente intelligenti come scimpanzé e corvi, la questione diventa più complessa quando si considerano specie come gli insetti.

Gli studi sui gamberetti e sulle seppie hanno evidenziato comportamenti che potrebbero suggerire un qualche grado di coscienza, come la capacità di ricordare eventi passati e di evitare il dolore. Tuttavia, gli scienziati sono divisi su come interpretare tali comportamenti e se possano essere considerati prova di coscienza.

Alcuni esperti, come Ned Block della New York University, sono scettici sull’affermazione che gli insetti possano avere coscienza, sottolineando la mancanza di prove conclusive e il rischio di influenzare il modo in cui gli scienziati studiano la coscienza animale. Inoltre, ci sono sfide nel definire e valutare la coscienza in creature con sistemi nervosi molto diversi da quelli umani.

Sebbene i sottoscrittori della dichiarazione chiedano ulteriori ricerche sull’argomento, alcuni ritengono che sia prematuro affermare che insetti e altri animali abbiano coscienza, considerando i limiti degli strumenti attuali per indagare su questa complessa questione.

Immagine di wirestock su Freepik

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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