Google Chrome è un browser universalmente molto apprezzato. Utenti Mac, Android e Windows si affidano al sistema di web surfing di Mountain View per avviare le proprie ricerche online e sfruttare l’integrazione dei numerosi plug-in che rendono l’ambiente perfetto per la gestione in multi-tasking dei nostri compiti online.
Di fatto, il rovescio della medaglia, tanto in ambito mobile quanto in quello desktop, si traduce in un enorme richiesta di risorse hardware e, in particolare di memoria – L’affermazione non è discutibile: Google Chrome è davvero troppo pesante –
Nonostante questo, il tema di BigG si mantiene costantemente attivo al fine di ottimizzare il dispendio di risorse verso i sistemi ospiti, implementando e sperimentando sistemi che puntino ad un mirato miglioramento delle performance con un controllo sull’accesso ed i consumi di memoria RAM.
A partire dalla release Google Chome 53 a 64bit e con Chrome 54 a 32 bit, la società ha portato le cosiddette Ottimizzazioni guidate da profilo di Microsoft per gli utenti Windows, i quali possono beneficiare ora di un miglioramento assoluto del 15% sul piano dell’efficienza e delle prestazioni al primo accesso.
Le ottimizzazioni rientrano nei piani di sviluppo della piattaforma Visual Studio, la quale definisce i metodi di accesso con le applicazioni e prevedono una ricompilazione lato software che consente di ottimizzare le funzioni in utilizzo velocizzando notevolmente i programmi correlati.
Per quanto riguarda Google Chrome Windows, nello specifico, parliamo di un tasso di ottimizzazione del 17% circa per l’apertura del programma e del 15% circa nei tempi di loading delle Nuove Schede, unitamente ad un +6% nell’utilizzo generale del programma.
Secondo quanto dichiarato dal portavoce Google Sébastien Marchand, il browser rappresenta milioni di funzioni in codice diversificate, alcune utilizzate più assiduamente di altre.
PGO, a tal fine, punta ad ottimizzare le prime portando ad un notevole incremento prestazionale. Un deciso passo avanti per l’ottimizzazione delle risorse e per l’interazione con le funzioni online, ora sensibilmente più rapide ed efficaci. Un miglioramento atteso anche, e soprattutto, nel settore mobile app.