Google Dashboard si aggiorna per migliorare il controllo che gli utenti hanno sulle impostazioni relative alla privacy e all’utilizzo dei dati degli account Google. Con la nuova interfaccia utente tutte le sezioni saranno più facilmente accessibili, consentendo di limitare o bloccare i dati che non vogliamo condividere con l’azienda di Mountain View.
Google è la regina dei dati. Grazie ad essi può migliorare i propri servizi, i quali possono inviare statistiche anonime; può anche facilitarci la vita, mostrando sempre più servizi e risultati di ricerca pertinenti a quelli che sono i nostri interessi, ricerche, cerchie e luoghi preferiti. Può anche alleviare il peso della pubblicità invasiva, proponendo prodotti che possono essere più affini ai nostri gusti basati sulle ricerche effettuate.
Per dirla in parole povere: Google ne sa più di voi che il vostro fidanzato/a. Molti non sono consapevoli della mole impressionante di dati a cui Google ha accesso quando utilizziamo un dispositivo con annesso account Google.
Nella sezione My Activity ad esempio possiamo trovare tutte (e ripeto, tutte, NdR) le operazioni effettuate tramite il nostro account. Possiamo spingerci fino a riascoltare i comandi vocali impartiti alla ricerca Google. Ogni singola ricerca, geolocalizzazione, testo è contenuto nella Dashboard di Google.
Introdotta nel 2009, è un pannello di controllo per migliorare la gestione dei dati da parte degli utenti finali. Non tutti vogliono condividere con Google la propria vita, ecco perché ci sono tantissime sottosezioni relative ai servizi singoli di Google che possiamo andare a modificare.
La nuova veste grafica ha l’obbiettivo di facilitare ulteriormente la ricerca delle impostazioni e l’eventuale modifica delle modalità di accesso ai dati. Non vengono introdotti nuovi strumenti a disposizione dell’utente, ma ridisegnata completamente l’interfaccia specialmente per usufruire in maniera migliore della Dashboard da dispositivi mobili come gli smartphone.
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