Herpes: scoperto un possibile modo con cui il virus si introduce nel sistema nervoso

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Il virus herpes simplex è forse tra gli agenti patogeni più fastidiosi al mondo, per quanto la sua pericolosità non è paragonabile ad altri, come neanche al coronavirus attualmente in circolazione. È fastidioso in quanto riesce a penetrare nelle cellule, nel sistema nervoso e nascondersi addirittura nel DNA quindi rimanendo nell’organismo per sempre.

Questi passaggi particolari dell’herpes non sono mai stati ben compresi finora, ma uno studio della Northwestern University Feinberg School of Medicine sembra aver svelato il mistero, o parte di esso. La scoperta in questione potrebbe portare alla creazione di trattamenti mirati o addirittura vaccini. Un cambio epocale visto che il virus ce lo portiamo dietro da millenni.

 

Herpes: una svolta nella guerra al virus

Come detto, il virus dell’herpes non è di per se pericoloso, ma ci sono situazioni in cui può fare danni. Un esempio raro, ma che capita è quello del passaggio diretto da una madre al feto che può portare al decesso. L’incidenza è bassa, pochi casi l’anno, ma sono numeri che potrebbero quasi azzerarsi.

Quello che è stato scoperto è che l’herpes riesce a navigare all’interno delle nostre cellule agganciandosi ad altri elementi come una proteina specifica. Questo gli permette di raggiungere anche cellule nervose e da qui al viaggio che lo porta a rintanarsi nell’organismo al sicuro. Sapendo come si muove si può quindi cercare di impedirlo.

Le parole di Gregory Smith, immunologo e autore dello studio: “Imparando come il virus sta realizzando questa incredibile impresa per entrare nel nostro sistema nervoso, ora possiamo pensare a come togliere quella capacità. Se riesci a impedirgli di assimilare la chinesina, avresti un virus che non potrebbe infettare il sistema nervoso. E poi hai un candidato per un vaccino preventivo”.

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