Fino ad oggi, i viaggi nello spazio stanno ancora attendendo navicelle più potenti che permettano di affrontare viaggi così lunghi. Aziende tecnologiche come Space X di Elon Musk e Blue Origin di Jeff Bezos sono alacremente a lavoro per avere a disposizione modelli riutilizzabili.
Altri, da parte loro, pianificano di utilizzare enormi aeroplani, come Stratolauch di Pau Allen ad esempio, un altro pioniere del settore tecnologico. Tuttavia, alcuni valutano un sistema che potrebbe essere più pratico ed economico: una spinta diretta verso lo spazio.
L’idea, che sembra insolita e tipica di un film di fantascienza, sarà valutata da un team di ricercatori dell’Università di Shizuoka in un progetto di ricerca che sarà testato sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il test iniziale consiste nell’utilizzare due piccoli satelliti collegati con un cavo lungo 10 Km per emulare il funzionamento di un ascensore nello spazio.
Come funzionerà l’ascensore spaziale
Questa coppia di nanosatelliti avrà un sistema motorizzato insieme a una telecamera per registrare i movimenti del sistema, secondo quanto spiega il quotidiano nipponico The Mainichi. A loro volta, i ricercatori devono anche valutare vari ostacoli, come mantenere le cabine al sicuro dal potenziale impatto di detriti spaziali o meteoriti.
In precedenza, la società Obayashi, responsabile di Skytree, la più alta torre di telecomunicazioni del mondo, aveva annunciato nel 2016 che prevede di avere l’ascensore spaziale pronto entro il 2050.
Secondo la società di costruzioni giapponese, l’ascensore spaziale avrà una capacità di carico di 100 tonnellate, utilizzerà cavi ultra resistenti di nanotubi di carbonio lunghi quasi 97 mila km.
La società canadese Thoth Technology ha presentato nel 2015 un progetto per lo sviluppo di una torre gonfiabile di 19 Km di altezza con all’interno un ascensore elettrico.