A quanto sembra, il guano di color rosa dei pinguini Adélie, è così luminoso che si può vedere dallo spazio. Questa specie di Pinguini, che vive lungo la costa dell’Antartide e nelle isole vicine, è solito mangiare il krill, composto di piccoli crostacei, che rende il loro guano (ovvero gli escrementi) di colore rosa. Un po’ come avviene per il colore dei fenicotteri.
I pinguini Adélie, mangiano così tanto krill, che il guano ha un colore intenso rosso-rosato che macchia praticamente tutto, i loro corpi e anche la terra. Le macchie lasciate sul terreno sono talmente grandi e brillanti, che si vedono dallo spazio.
Lo studio delle popolazioni di pinguini Adélie dalle foto satellitari
Questa particolare caratteristica del guano di questi pinguini, permette agli scienziati di contare gli individui delle popolazioni di pinguini Adélie, in queste aree remote della Terra, senza andarvi. Come ci spiega Heather Lynch, professoressa di ecologia alla Stony Brook University, “Noi non vediamo i pinguini dalle immagini satellitari, ma questa macchia rosata nel paesaggio, lasciata dal loro guano. Analizzando l’area delle macchie di guano, possiamo sapere quanti pinguini devono aver occupato quel sito”.
Utilizzando questo metodo Lynch ed il suo team, hanno potuto scoprire nuove colonie di pinguini Adélie, alcune delle quali molto grandi. Come ad esempio quella che si trova nelle remote Danger Islands e che conta quasi 1 milione e mezzo di individui.
Attraverso lo studio del registro delle immagini satellitari, il team di ricercatori ha potuto creare una cronologia delle popolazioni di Adélie in Antartico.
Questi pinguini sono molto utili per studiare l’ambiente antartico, in quanto, nonostante vivano su terreni ghiacciati, per riprodursi hanno bisogno di terreni privi di ghiaccio. Sono quindi molto sensibili ai cambiamenti in questi ambienti.
I cambiamenti climatici e la pesca ne hanno ridotto le popolazioni
Secondo lo studio cronologico, i pinguini Adélie erano molto più abbondanti in passato e le loro popolazioni hanno iniziato a diminuire negli anni ’90. I ricercatori non sono in grado di capirne ancora il perché, ma vogliono “essere in grado di proteggere [questa popolazione], e ciò implica cercare di capire perché siano cambiate”.
Attraverso lo studio del colore del guano di questi uccelli, gli scienziati hanno potuto dedurre il cambiamento delle loro diete. Conoscere la loro alimentazione e come questa sia cambiata, è importante per capire come i cambiamenti climatici e la pesca intensiva che riduce il krill, abbia influito sulle popolazioni di questi uccelli.
Come molte altre specie dell’Antartico, anche questi pinguini hanno subito una notevole riduzione dei loro habitat, con conseguente perdita di popolazioni nelle regioni più influenzate dai cambiamenti climatici.
Partecipare alla ricerca osservando le foto satellitari
Per chi fosse interessato ad aiutare l’ecologa Lynch nella sua ricerca, può partecipare all’osservazione delle foto satellitari. Sul sito web dello studio infatti, Lynch ha pubblicato una serie di immagini satellitari di Google Earth, dove chiunque può mettersi alla ricerca di macchie di guano e nuove popolazioni di pinguini Adélie.
“Continuiamo a scoprire nuove colonie di pinguini dalle immagini satellitari ogni volta che guardiamo”, afferma Lynch. “E sono sicura che ce ne sono di più là fuori”.