Le infradito ecologiche saranno fatte con le alghe

Date:

Share post:

Le infradito sono tra le scarpe più popolari al mondo. Vengono utilizzate in quasi tutti i paesi della Terra e sono prodotte e consumate in grande quantità. Proprio per questo motivo rappresentano una delle percentuali maggiori di plastica nelle discariche e rappresentano un serio problema per l’inquinamento da materiali plastici.

Le infradito ecologiche e biodegradabili potrebbero presto essere una realtà

Proprio per risolvere questo problema, un team di ricercatori ha condotto un importante studio che porterà alla realizzazione di infradito create con materiali sostenibili e biodegradabili. Il team di ricercatori ha infatti creato delle schiume poliuretaniche, realizzate con olio di alghe. I risultati del loro studio, realizzato in collaborazione tra l’Università della California di San Diego e la startup Algenesis Materials (società di scienza e tecnologia dei materiali), sono pubblicati sulla rivista Bioresource Technology Reports.

I ricercatori non si sono limitati solamente alla creazione di un materiale che fosse adatto per la realizzazione di prodotti commercializzabili, ma hanno anche collaborato con Algenesis per creare un prodotto finale che fosse anche biodegradabile.

Le schiume a base di alghe ottenute, sono infatti state testate in terreni di compostaggio e in terreni tradizionali. Da questi test è emerso che i materiali sono in grado di biodegradarsi in sole 16 settimane. In questo periodo i ricercatori dell’Università di San Diego hanno inoltre rilevato ed analizzato ogni molecola rilasciata dai materiali nel terreno, per assicurarsi che nessun materiale tossico venisse rilasciato nell’ambiente. Come passaggio finale i ricercatori hanno anche analizzato quali tipi di organismi sono stati responsabili del processo di biodegradazione dei materiali.

Il passo finale sarà rendere il processo economico

I materiali sembrano dunque perfetti per la realizzazione di infradito ecologiche e totalmente biodegradabili, ora il passo successivo sarà quello di rendere il processo economico. Solo così infatti potranno essere realizzati i prodotti finali su larga scala e ad un costo accessibile a tutti.

Questo potrebbe dunque essere un importante passo verso una produzione ecosostenibile che potrebbe alleggerire notevolmente il gravoso impatto della plastica sugli ecosistemi della Terra e quindi sulla nostra saluta ed il nostro benessere.

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

Related articles

Qualità dell’aria: quanto è davvero sicura l’aria che respiriamo ogni giorno?

L’aria è il primo elemento con cui entriamo in contatto fin dalla nascita. Respiriamo circa 20.000 volte al...

Winston Red: il misterioso diamante rosso finalmente svelato dalla scienza

Il Winston Red è una leggenda nel mondo delle gemme. Con i suoi 2,33 carati e una tonalità...

Beyerdynamic DT 700 PRO X: un nuovo standard per la versatilità in studio

Nel mondo delle cuffie professionali da studio, pochi nomi godono della stessa reputazione di Beyerdynamic. Con la nuova...

COSMOS-Web: la più grande immagine dell’Universo profondo mai realizzata è ora online

Il progetto COSMOS-Web ha appena pubblicato la più grande e dettagliata immagine dell’Universo profondo mai ottenuta, realizzata grazie...