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Intelligenza Artificiale, ecco come potrà combattere la depressione

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Due studi sull’intelligenza artificiale sono al lavoro per poter comprendere meglio e diagnosticare tempestivamente la depressione e l’ansia. Questi due disturbi dell’umore sono malattie preoccupanti, e che in alcuni paesi assumono numeri davvero terrificanti. Nei casi più estremi, possono condurre al suicidio, che al momento negli Stati Uniti è la seconda causa di morte.

Al momento gli studi stanno sviluppando soluzioni che utilizzano l’intelligenza artificiale per migliorare le condizioni dei pazienti affetti da depressione ed ansia attraverso una valutazione giornaliera e approfondimenti personalizzati. I due studi sono capitanati rispettivamente dal Dott. Thomas Insel e dal Dott. Allison Darcy.

L’approccio al problema è completamente differente. Per il Dott. Thomas Insel la prevenzione e la diagnosi precoce di depressione e ansia sono fondamentali. Ecco perché lavora al progetto Mindstrong, trasformando lo smartphone in uno strumento diagnostico capace di riconoscere l’identità di una persona affetta da depressione.

Secondo il Dott. Insel, una persona affetta da un disturbo utilizza il suo dispositivo in maniera differente. Le pagine che visualizza, le app utilizzate ed in generale il modo di utilizzare lo smartphone cambia a seconda dell’umore. Ecco perché studia attraverso l’intelligenza artificiale l’analisi dei modelli di utilizzo dello smartphone. L’analisi da parte dell’IA può mostrare la presenza di un disturbo dell’umore e comunicarlo tempestivamente ad un dottore esperto, continuando a monitorare il paziente.

Intelligenza Artificiale, ecco come potrà combattere la depressione

Diverso invece l’approccio del Dott. Darcy al problema. Il suo team di ricercatori è al lavoro su di un bot per Facebook Messenger chiamato Woebot. Forse il nome scelto per questo tipo di bot non è davvero una buona scelta: in inglese “woe” significa dolore.

Nome a parte, Woebot si concentra su di un aspetto specifico del disturbo dell’umore causato da depressione e ansia, ovvero la possibilità di parlare della propria malattia. E’ stato provato attraverso studi scientifici che parlare del proprio stato d’animo e delle proprie ansie in maniera assidua e continua contribuisce a migliorare le possibilità di sconfiggere la depressione e l’ansia. 
La piattaforma di Facebook Messenger è stata scelta perché consente l’utilizzo potenziale di oltre un miliardo di utenti iscritti al social.

Il Dott. Darcy però tiene a sottolineare che Woebot non può sostituire un dottore in carne ed ossa e che le persone affette da depressione ed ansia sono quelle che più hanno bisogno di accedere a personale medico qualificato che li possa aiutare ed indirizzare per debellare definitivamente il disturbo.  

 

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