Intelligenza artificiale o matematica? Il caso del betting online

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La progressiva digitalizzazione del gioco a distanza ha portato a rivedere non solo il modo di accedere alle piattaforme autorizzate in tutta sicurezza, ma anche al cambiamento dei modi di scommettere. Questo riguarda i tempi riservati al gioco, reso flessibile dalla presenza online dei concessionari, inclusi quelli che dispongono anche di agenzie e luoghi di raccolta terrestri. Le app in particolar modo, soprattutto quelle native, hanno introdotto un approccio al betting fatto di interattività, rapidità, versatilità in riferimento alle tempistiche ma anche ai luoghi da cui si gioca una scommessa.

L’altro grande cambiamento apportato dalle nuove tecnologie, forti del supporto delle migliori software house sviluppatrici, è quello degli strumenti promozionali tipici delle scommesse a distanza, come ad esempio i bonus senza deposito, i programmi vip, e così via. Si tratta di una spinta in più verso la personalizzazione dell’offerta ai fini del marketing d’azienda.

Il vero, profondo cambiamento, di natura strutturale, riguarda però la tecnica delle scommesse, che prima dell’arrivo dell’online era basata sui pronostici letti sui giornali specializzati o captati dalle informazioni in tv. A cambiare la prospettiva è stata senza dubbio quella che viene chiamata AI o intelligenza artificiale, il cui campo di applicazione spazia dai settori più disparati, dal videomaking al trading, dall’elaborazione fotografica alla scrittura. Ma come l’intelligenza artificiale, ovvero questo insieme di innovative tecniche che tendono a replicare l’intelletto umano, ha influito sui meccanismi legati al mondo delle scommesse digitali? E, soprattutto, davvero questi programmi possono sostituire o migliorare l’esperienza umana, dal punto di vista della performance e dei risultati?

Prima di tutto vediamo in che modo si applica l’intelligenza artificiale in questo comparto. La vera innovazione, dopo che le macchine sono riuscite a battere i campioni di scacchi più qualificati dagli anni Novanta in poi, è introdotta dal concetto di Chat GPT, divenuto popolare dalla fine del 2022 . La tecnologia in questione si basa su analisi predittive fondate a loro volta su una mole di dati che non sarebbe possibile raccogliere in breve tempo da parte di una persona fisica.

Gli algoritmi che fondano il sistema GPT hanno il punto di forza di poter raccogliere statistiche che riguardano, oltre alle prestazioni delle singole squadre, anche la forma fisica degli atleti, la loro capacità di superare gli infortuni, e altre variabili determinanti per l’esito di una scommessa.

La decisione sulle puntate da piazzare e sulla probabilità delle quote offerte dai vari bookmakers assume dunque una natura più consapevole e informata, in quanto l’intelligenza artificiale facilita il reperimento e il confronto delle informazioni stesse Le stesse società sportive fanno uso di software di AI per il miglioramento delle prestazioni fisiche degli atleti, così come si sta parlando anche di arbitraggio automatizzato, tramite l’uso di queste innovative tecnologie, oltre che di scouting da parte dei club, per orientare la scelta verso il giocatore più adatto al team.

Il concetto chiave, applicato al betting, riguarda dunque la sostituzione del criterio usato per giocare la puntata: il confronto delle informazioni e del database vale più della statistica.

In realtà, come accade per ogni attività, il valore aggiunto dell’attività critica umana è insostituibile, e anche nel campo delle scommesse autorizzate a distanza è necessario conoscere profondamente il settore, senza affidarsi ciecamente all’intelligenza artificiale.

Quando si sceglie di piazzare una scommessa, la conoscenza e l’informazione sui team, sulle classifiche, su variabili come le ammonizioni e le squalifiche, il terreno di gioco, l’eventuale trasferta della squadra, sono importanti, è vero. Nel caso delle piattaforme a distanza, però, è altrettanto decisivo orientarsi bene tra il palinsesto, le quote e le promozioni. In questo senso un ruolo di sostegno proviene anche dalle piattaforme di confronto dell’offerta, in cui vengono comparate le quote, ma anche chiariti i termini e le condizioni delle varie promozioni, che possono influire non sull’esito della scommessa, ma sulla gestione del conto e sulla pianificazione del budget o bankroll.

A entrare in ballo sono, infatti, tutta una serie di concetti che si estendono al mondo della matematica, come ad esempio quello di “rollover”. Con questa terminologia si fa riferimento al numero di volte in cui l’extra proveniente da un bonus deve essere giocato prima che la vincita eventuale possa essere effettivamente prelevata: ad esempio quelli con un rollover basso sono i migliori bonus per le scommesse soprattutto nel caso dei principianti, mentre quelli con requisiti elevati o con quote maggiorate e/o multiple si adattano meglio ai giocatori più esperti. I bonus cashback, invece, si riferiscono a un rimborso in percentuale sulle scommesse non andate a buon fine, e dunque non vincenti, per cui sono utili a minimizzare i rischi.

Proprio la minimizzazione del rischio e il gioco responsabile sono un aspetto fondamentale nel campo delle scommesse, che non può essere controllato dall’intelligenza artificiale, sebbene gli operatori, su indicazione di ADM, siano chiari in merito. Esistono tuttavia dei metodi di calcolo della probabilità che possono essere utilizzati per definire la propria scommessa con maggior criterio, ma anche strumenti per la gestione del bankroll o conto di gioco. La pianificazione delle puntate, la scelta del metodo di pagamento in base alle commissioni e alla velocità di deposito e prelievo, un foglio excel dove annotare scommesse vincenti e perdenti nel medio periodo, sono tutti modi per approcciarsi al mondo del betting online con responsabilità. Fermo restando che, in questo settore, l’imprevedibilità dei risultati è all’ordine del giorno e la sicurezza di vincere non c’è mai.

Foto di cottonbro studio

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