Pensare ad una cosa del genere 10 anni fa era sicuramente impossibile o sarebbe stata accreditata come fantascienza ma, stando ad una ricerca realizzata dalla International Telecommunications Union (ITU) sull’utilizzo di internet nel mondo, entro la fine del 2015 ci saranno circa 3,2 miliardi di persone connesse. Nel caso ci fosse ancora qualche dubbio sull’importanza di internet e sulla sua presenza fra le innovazioni che hanno cambiato il mondo, sicuramente questo numero la spazzerebbe via.
La maggior parte del traffico web, come sicuramente potete immaginare, sarà dovuto a dispositivi mobile, capitanati in primis dagli smartphone. Analizzando questo settore, alla fine del 2015 ci saranno ben 7 miliardi di cellulari, il che si traduce in una crescita del 1200% rispetto al 2007. Tale sviluppo, così come quello di internet, sarebbe stato impossibile senza l’evoluzione delle telecomunicazioni: prendendo sempre come spunto la fine del 2015, la tecnologia 2G sarà disponibile nel 95% del mondo, il 3G sarà accessibile nel 69% del mondo mentre ancora non abbiamo un dato abbastanza aggiornato riguardo il 4G. Proprio riguardo a quest’ultima tecnologia, vi consigliamo di leggere le modalità di espansione che verranno attuate a breve dal governo francese.
Così come avevamo accennato in un articolo precedente, il solco che c’è fra nazione e nazione in termini di velocità di trasmissione dati è abbastanza netta. Se diamo ad esempio un’occhiata al seguente grafico che mostra le velocità medie (sia fisse che mobile) dei singoli paesi in giro per il mondo, scopriamo come al primo posto ci sia la Corea del Sud con una media di 35 Mbps, al secondo posto vi è la Francia ed al terzo posto l’Irlanda. Sorvolando che l’Italia si trova al 33° posto (con la speranza che presto la storia cambi), la prima nazione africana sono gli Emirati Arabi Uniti al 36° posto.
Per concludere il nostro discorso sulla ricerca oggetto della nostra attenzione odierna sullo sviluppo di internet nel mondo, vi segnaliamo che al momento sono circa 4 miliardi le persone che non accesso ad internet. Essi rappresentano una vera e propria miniera d’oro per Facebook, Google, Twitter e tutte le altre società impegnate nel web. E’ per tale ragione che Google ad esempio sta sviluppando il proprio Project Loon o Facebook sta collaborando al progetto Internet.org.