Un nuovo brevetto pubblicato nella giornata di oggi dalla compagnia di Cupertino descrive un metodo di memorizzazione delle informazioni biometriche di un utente non autorizzato, che potrebbe contribuire a rafforzare la gestione della sicurezza o assistere nel recupero di un dispositivo in un’azione penale, in caso di furto.
Come pubblicato dal US Patent and Trademark Office, l’invenzione di Apple, depositata con il titolo di “Biometric Capture unauthorized user identificaton”, rappresenta un idea semplice ma geniale di utilizzare i Touch ID, la fotocamera e altri sensori biometrici di iPhone o iPad per immortalare e memorizzare le informazioni di un potenziale ladro.
iPhone: nuovi sistemi di sicurezza in arrivo
In pratica, il sistema di sicurezza proattiva funziona allo stesso modo degli attuali processi di accesso ad iPhone dei sensori per impronte digitali. Attualmente, gli utenti hanno a disposizione cinque tentativi per sbloccare iPhone o iPad con Touch ID, prima che il dispositivo costringa l’utente in questione ad inserire il codice a 4 cifre o alfanumerico personalizzato.
Dopo dieci tentativi falliti nell’inserimento del codice, il dispositivo diventa inutilizzabile per un periodo di tempo oppure se l’utente ha attivato l’opzione, tutti i dati al suo interno vengono completamente cancellati. Inoltre, i codici d’accesso sono necessari dopo il riavvio del dispositivo, dopo più di 48 ore trascorsi dal primo sblocco e quando si vuole gestire le impostazioni del Touch ID e del codice d’accesso.
Il brevetto dell’azienda sarebbe ancora in fase di perfezione in quanto diversi sistemi potrebbero essere applicati per la rilevazione dei dati di un utente non autorizzato. Ad esempio, potrebbe essere registrati foto e impronte digitali già dopo il fallimento di una singola operazione di autenticazione.
In altri casi, l’utente potrebbe configurare il dispositivo ed impostare i fattori che portano ad una definitiva acquisizione biometrica. basato su una serie di protocolli di sicurezza interni e predefiniti. E’ interessante notare che il brevetto menziona “machine learning” come potenziale soluzione per decidere quando catturare dati biometrici.
LEGGI ANCHE: iPhone 7, tutto quello che c’è da sapere al 24 agosto
Cosa sarà della privacy?
I dati di un utente ritenuto non autorizzato vengono poi memorizzati localmente sul dispositivo o inviati ad un server remoto per un’ulteriore valutazione. In alcune forme, le informazioni memorizzate vengono eliminate dopo un determinato periodo di tempo per risparmiare spazio di archiviazione. In alternative, questo procedimento può essere attivato anche quanto il sistema di salvataggio dei dati non è più necessario. Ad esempio, nel caso in cui un parente dell’utente sbagli ad inserire il codice più volte.
Per quanto riguarda il download dei dati biometrici, Apple dice che sarà presto realizzato un server online in grado di conservare le impronte digitali e le foto degli utenti registrati con Apple ID e fare riferimento a queste informazioni per riconoscere potenziali ladri. Inoltre, il sistema può accedere alle fasi in cui l’utente non autorizzato ha tentato di eseguire l’accesso al dispositivo.
Apple ha inaugurato l’era della sicurezza biometrica tecnologica con il Touch ID, un sensore di impronte digitali che offre risultati rapidi, accurati e coerenti. Il Touch ID ha per certi aspetti ridotto il furto di smartphone, in quanto con le impostazioni configurabili da ogni utente, i ladri hanno il rischio che dispositivo iOS appena rubato potrebbe benissimo trasformarsi in un mattone inutilizzabile in qualsiasi momento.
Detto questo, l’invenzione della compagnia di Cupertino si allontana dalle contromisure standard del settore. Come tale, è improbabile che Apple introdurrà questa nuova tecnologia in un prodotto di consumo a breve. La domanda per il deposito del brevetto per la raccolta delle informazioni biometriche è stata presentata nel mese di aprile e ha avuto Byron B. Han, Craig A. Marciniak e John A. Wright come suoi inventori.