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Il 32% degli italiani interagisce con l’adv in second screen

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La TV è da sempre il catalizzatore ideale delle informazioni. Negli ultimi anni, ad ogni modo, si è vista una più ampia diversificazione nella fruizione dei contenuti da dispositivi eterogenei che hanno portato la televisione, vista come vero e proprio mezzo fisico di diffusione, ad un ruolo prettamente secondario e quindi ben lontano dalla centralità che ha avuto nel corso dei primi anni del ventunesimo secolo. Non sono cambiati solo i contenuti, ma anche il modo d’interagire con la TV, cosa che ha portato non solo ad un utilizzo decisamente più intenso ma anche diverso. Vediamo cosa è emerso dai dati in nostro possesso.

Aumenta il tempo di permanenza in TV attraverso smartphone, tablet e PC

TV dual screen
Il dual-screen TV è sempre più diffuso

Una nuova indagine condotta dall’Osservatorio Social Tv in relazione all’audience level del sistema televisivo, ha evidenziato un netto cambio di rotta rispetto al passato nei confronti del ruolo centralizzato della televisione come unico mezzo di diffusione dei contenuti e delle informazioni. La ricerca, condotta in partnership esterna con Fox, Mediaset, Rai, Sky Sony, Discovery ed altri partner, ha messo in luce il nuovo ruolo della televisione nella vita degli italiani, ora più orientati verso nuovi scenari di consumo che fanno ampio uso di schermi esterni e social media interaction. La possibilità di poter, tra l’altro, gestire i tempi di visione e programmare le eventuali registrazioni, ha provocato un deciso aumento del numero di spettatori e quindi di share TV.

Consumi TV, l’influenza dei nuovi device

Un numero sempre maggiori di schermi, canali ed applicazioni dedicate alla visione di film TV, reality e show d’ogni genere ha portato ad un generale aumento del tempo complessivo dedicato alla televisione. L’uso di schermi sia all’interno che all’esterno delle mura domestiche ha portato ad una continuità di utilizzo senza precedenti ed all’aumento generale del tempo di fruizione da PC, laptop, tablet ed addirittura smartphone.

Dai dati raccolti, emerge una preponderanza all’utilizzo del sistema TV da notebook (45%) cui seguitano gli smartphone che si trovano a breve distanza da questi (43%). È chiaro quindi, e lo si può vedere dal grafico riassuntivo che segue, come la situazione sia cambiata rispetto al passato.TV consumi

TV Multiscreen, l’accoppiata vincente

Un elemento che influenza fortemente il tempo di permanenza sui canali TV è la sempre più diffusa pratica del multiscreen, cioè l’utilizzo simultaneo di dispositivi mobile al classico televisore.
Le motivazioni di questa tipologia specifica di utilizzo si riconducono alla possibilità data all’utente di poter interagire con i contenuti a ben altro livello, consentendo di effettuare la ricerca attiva dei contenuti, lo sharing e le interazioni con gli ambienti social direttamente dallo schermo del dispositivo. In tali condizioni, non c’è limite di spazio e tempo per la visione e l’interazione con i contenuti.

TV multiscreen

Un nuovo modo per incrementare le audience

Fondamentalmente, i discorsi precedentemente affrontati potrebbero, in apparenza, apparire astrusi e senza alcun senso. Contrariamente a quanto si osserva, invece, questo nuovo metodo di utilizzo consente di scremare i contenuti validi da quelli meno validi grazie alle discussioni tematiche che si affrontano sui vari social quali potrebbero essere Facebook e Twitter. In tal modo si possono avere delle anticipazioni comprovate di ciò che si andrà a vedere (per il 73% dei casi) o che si sta già vedendo (60%).
Il second screen, quindi, rappresenta un sistema attivo per la continua ricerca di informazioni e commenti su temi, personaggi e storie.
Inoltre, fattore di non secondaria importanza, l’utilizzo del secondo schermo consente di interagire nella partecipazione ai quiz o ai concorsi indetti dallo specifico programma, consentendo tra l’altro di votare i personaggi preferiti di uno spettacolo.

Allo stesso modo, si registra l’interesse per la condivisione di video ed immagini, i follow dei personaggi verso cui manifestiamo interesse sui social media e le interazioni con gli utenti che condividono i nostri medesimi gusti in fatto di personaggi e show TV. Una pratica, questa, che concorre a rendere la televisione parte attiva del nostro quotidiano vivere.

Pubblicità TV, aumenta l’interesseTV pubblicità

Contro ogni pronostico, aumenta l’interesse del pubblico nei confronti dei contenuti pubblicitari in televisione. Un dato non casuale che deriva da un’accurata ricerca di marketing che evidenzia un’acceso interesse dei consumatori nei confronti dei brand pubblicizzati sul piccolo schermo. In modo analogo, gli utenti sono spinti alla condivisione ed alla valutazione continua dei contenuti on-screen del settore pubblicitario. Dalla semplice visualizzazione all’acquisto il passo è breve. Crescono, infatti, anche notevolmente i consumi dei prodotti sponsorizzati dai grandi marchi e dalle grandi catene di shop che si propongono con accanite e serrata campagne pubblicitarie. Moda, arredamento e gadget sono i settori in crescita.

I dati pongono in essere un aumento anche nei confronti delle interazioni con gli spot attraverso il second screen ed applicazioni dedicate come Shazam. Un consumatore su tre cerca o acquista un prodotto pubblicizzato in TV. TV pubblicità 2

Decisamente un nuovo modo di fruire i contenuti. In un’era dove il TV Streaming regna sovrano non ci si poteva aspettare diversamente. La televisione è divenuta una parte importante della nostra giornata e, a tal fine, condiziona fortemente il nostro modo di agire non solo a livello di interazione ma anche su aspetti di secondo piano che portano, tra le altre cose, ad un diverso approccio nei confronti del mercato e quindi dell’acquisto dei prodotti.

E voi come utilizzate la televisione? Preferite il grande schermo di una SMART TV o siete soliti portarvi il “televisore in tasca”? Lasciateci tutti i vostri commenti e fateci sapere come ed in quale misura la televisione incide, nel quotidiano, sulle vostre scelte commerciali e sul modo di condividere e trattare le informazioni nel sociale. — Fonte Engage

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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