Da sempre la colazione ha detenuto il grande titolo di pasto più importante della giornata, secondo molti critici denominazione alquanto esagerata, ma, un articolo pubblicato lunedì sul Journal of the L’American College of Cardiology, ha mostrato che un crescente numero di ricerche suggeriscono che lo stato di colazione come il re dei pasti ha il suo perchè, in particolare quando si tratta di salute del cuore.
Larticolo
Questo documento utilizza sia indagini che dati sui vari decessi per dimostrare che coloro che hanno saltato la colazione mostravano l’87% in più di rischio di morire di malattie cardiovascolari rispetto a quelle che avevano un pasto mattutino abbastanza regolare.
La parte di indagine dell’analisi comprende le risposte di 6.550 partecipanti che hanno ricevuto un’intervista tra il 1988 e il 1994 come parte del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES).
Analizzando i vari dati è emersa un netta divisione, solo il 5,1% di quelle persone non ha fatto colazione ogni giorno, il 59% delle persone ha fatto colazione tutti i giorni (il restante 35,9% ha fatto colazione a intermittenza).
Per poi trarre le conclusioni, i ricercatori hanno controllato i certificati di morte fino al 31 dicembre 2011 scoprendo che 2318 soggetti dei partecipanti erano morti, riuscendo a cogliere una particolare correlazione, infatti emerse che chi saltava la colazione aveva un rischio maggiore del 19% di morire per qualsiasi cosa e un 87% in più di morire per problemi cardiovascolari.
Porsi delle domande
Alla luce dei dati trovati viene spontaneo porsi delle domande sui possibili meccanismi legati a questa conseguenza.
Sappiamo di certo che il saltare la colazione influenza in qualche modo l’organismo negativamente, magari provocando l’aumento delle LDL le quali esacerbano il danno vascolare.
Tenendo conto di tutto questo di certo non sarà un grande sacrificio badare alla nostra salute con una buona colazione, prevenire è meglio, in questo caso molto meglio, che curare.