Foto di wal_172619 da Pixabay
Le ondate di calore non rappresentano solo un pericolo per la salute acuta, come colpi di calore o disidratazione: possono accelerare il processo di invecchiamento a livello cellulare e sistemico. Lo affermano studi recenti che collegano l’esposizione prolungata a temperature estreme con un’infiammazione cronica e lo stress ossidativo.
Quando le temperature salgono troppo, il corpo attiva meccanismi di difesa che mettono sotto pressione gli organi. Il cuore lavora di più, la pelle perde liquidi e sali, e l’intero organismo subisce un carico metabolico elevato, favorendo danni ai tessuti e l’accelerazione del declino biologico.
Il calore intenso attiva una produzione maggiore di radicali liberi, molecole instabili che danneggiano cellule, DNA e mitocondri. Questo fenomeno, chiamato stress ossidativo, è una delle principali cause dell’invecchiamento. Inoltre, il corpo rilascia sostanze infiammatorie che possono avere effetti negativi su cervello, pelle, cuore e sistema immunitario.
Gli effetti dell’invecchiamento accelerato colpiscono in modo più marcato gli anziani, i bambini piccoli e le persone con patologie croniche. In questi gruppi, le ondate di calore possono compromettere la termoregolazione, peggiorare malattie preesistenti e innescare processi degenerativi irreversibili.
Le alte temperature non compromettono solo il corpo, ma anche la mente. Disturbi dell’umore, confusione, ansia e calo delle funzioni cognitive sono comuni durante i periodi di caldo estremo, soprattutto tra gli over 60. Secondo alcune ricerche, lo stress termico può anticipare i sintomi di decadimento neurologico.
Il caldo accelera la disidratazione della pelle, ne riduce l’elasticità e può favorire la comparsa precoce di rughe e macchie. Il sistema cardiovascolare, costretto a uno sforzo maggiore per raffreddare il corpo, può subire danni nel tempo, aumentando il rischio di ipertensione e problemi cardiaci.
La strategia migliore è prevenire gli effetti cumulativi del caldo. Mantenersi ben idratati, evitare l’esposizione nelle ore più calde, raffreddare gli ambienti e nutrirsi con cibi ricchi di antiossidanti possono ridurre l’impatto del calore sull’organismo e rallentare l’invecchiamento cellulare.
Con il cambiamento climatico in atto, le ondate di calore diventeranno sempre più frequenti e intense. È fondamentale sviluppare consapevolezza collettiva e strategie di adattamento, per proteggere non solo la salute pubblica ma anche il nostro capitale biologico: il tempo che resta al nostro corpo per invecchiare bene.
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