Brutte notizie per Apple e per i tanti seguaci della Mela Morsicata nel nostro paese. Infatti, sta per arrivare in Senato una legge che potrebbe avere un forte impatto sulle vendite dell’azienda di Cupertino. Si tratta di un provvedimento riguardante i device che non permettono all’utente la scelta del sistema operativo o che impongono solo alcune scelte. Una sorta di legge anti-iPhone in sostanza.
Come tutti sanno, i device di casa Apple si distinguono per un sistema fondamentalmente chiuso, una filosofia che viene da lontano e riguarda soprattutto i dispositivi mobili, quali iPad e iPhone. Ma cosa può succedere adesso nel concreto? Scopriamolo insieme.
Legge anti-iPhone: in cosa consiste
Un disegno di legge a firma di Stefano Quintarelli (Civici e Innovatori) che ha già incassato il plauso del Movimento 5 Stelle, il DDL ormai è già stato bollato come legge anti-iPhone e non è difficile capire perché.
Come abbiamo detto, Apple porta avanti senza esitazioni la scelta di un sistema chiuso, una filosofia che permea tutta la produzione di Cupertino, tanto da riguardare anche dispositivi quali Apple TV e Apple Watch.
Per quanto riguarda i computer, è concesso l’utilizzo di Windows in tandem con macOS ma i dispositivi portatili non garantiscono questa possibilità. E, se il DDL fosse applicato, le vendite potrebbero essere sospese.
Certo, esiste il jailbreak, che consente l’istallazione di app da altre fonte, non approvate da Apple, tuttavia si tratta di un’operazione non approvata dalla casa madre e che non tutti i clienti sono in grado di compiere.
Momento delicato per Cupertino, proprio mentre un produttore di cover rivela il design del nuovo Melafonino, arriva la doccia fredda. Le critiche ricevute da sempre per le eccessive restrizioni ora rischiano di tramutarsi in legge, secondo la quale l’utente deve avere libero accesso al software con la possibilità di istallare o rimuovere qualsiasi applicazione.
Al momento, non c’è da aver paura per l’azienda californiana perché il partito di maggioranza si è già schierato contro il DDL. Sergio Boccadutri del PD ritiene che, se approvata, queste legge potrebbe causare gravi danni al mercato.
Fonte: blastingnews.com