Anche il Regno Unito sembra intenzionato a tornare in lockdown, o perlomeno è questo che il primo ministro Boris Johnson ha fatto capire nella serata di ieri. A dire il vero, la sua intenzione era di continuare con quarantene localizzate, ma la situazione che va via via a peggiorare e i consigli dei consulenti scientifici hanno fatto cambiare idea al ministro.
Nonostante quello detto ieri, l’annuncio avverrà solamente domani, lunedì 2 novembre. Le nuove regole saranno molto più rigide delle precedenti con la chiusura totale di tutti i negozi non ritenuti essenziali e mantenendo aperte le scuole di ogni livello. Entreranno in vigore solamente da mercoledì 4 novembre e dureranno per tutto il mese; nel caso la situazione non migliorasse, ci si potrebbe aspettare un prolungamento.
Coronavirus: la situazione drammatica del Regno Unito e il lockdown
Quello che più di tutti sembra aver convinto il governo a cambiare idea sono i documenti che indicano che le ospedalizzazioni che stanno avvenendo a causa del contagio sono superiori a quelle previste inizialmente dallo scenario peggiore. Il problema è che questo scenario ha anche indicato una possibile aggiunta di oltre 85.000 morti nel periodo invernale.
Ovviamente ora c’è polemica sulla mancata istituzione di tale misura così pesante prima, ma la maggior parte dei paesi europei, quelli in questi giorni risultano essere i più colpiti a livello di contagi, ha cercato di evitare nuovi lockdown per cercare di salvare il salvabile nell’economia. Viene sottolineato però che anche durante la prima ondata il governo britannico ha proceduto con lentezza e il risultato è stato avere il numero di morti più alto d’Europa.
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