Il rover Perseverance della NASA ha individuato insolite macchie verdi su alcune rocce marziane, suggerendo che possano essere state in contatto con acqua liquida in passato. La scoperta è avvenuta nella zona di abrasione della Malgosa Ridge, vicino a una formazione rocciosa chiamata “Serpentine Rapids”.
Cosa ha scoperto Perseverance
Nelle immagini catturate dagli strumenti SHERLOC e WATSON il 19 agosto, Perseverance ha rilevato piccole macchie verdastre di circa due millimetri di diametro. Sebbene l’esatta composizione delle rocce non sia ancora nota, la colorazione verdastra è simile a quella di alcune rocce terrestri che, dopo aver interagito con acqua, mostrano segni di ossidazione del ferro.
Come si formano le macchie verdi nelle rocce?
Sulla Terra, le rocce rosse ricche di ferro possono sviluppare aree verdi quando il ferro ossidato si riduce attraverso reazioni chimiche. Questo processo spesso avviene in presenza di acqua liquida, e a volte include l’intervento di microbi o materia organica in decomposizione.
Implicazioni per la ricerca di vita su Marte
L’individuazione di queste macchie verdi aumenta le aspettative di trovare indizi di vita passata su Marte, poiché simili reazioni chimiche terrestri possono essere facilitate da microbi. Tuttavia, non è escluso che le macchie si siano formate attraverso reazioni tra ferro e zolfo, senza l’intervento di organismi viventi.
Questa scoperta suggerisce che Marte potrebbe aver ospitato condizioni adatte a processi biochimici complessi, rendendo ancora più intrigante la possibilità di vita passata.