I più importanti servizi in scala mondiale d’intrattenimento televisivo sono senza dubbio Netflix e Amazon. La loro copertura è praticamente mondiale ed i loro cataloghi vantano decine di migliaia di titoli, molti dei quali anche in 4K. I loro contenuti vengono immessi nello stream protetti dallo standard HDCP 2.2, considerato molto difficile da violare.
Eppure, non molto tempo fa, alcuni hacker erano riusciti ad acquisire dei contenuti in 4K provenienti da Netflix per immetterli gratuitamente nella rete. Trattandosi di casi decisamente isolati e sicuri dei loro criteri di sicurezza, in Netflix nulla è cambiato.
Oggi la situazione si complica. Sembra infatti che moltissimi contenuti in 4K, introvabili sul web, stiano pian piano venendo rilasciati in rete e resi disponibili al download. Si tratta di contenuti multimediali in formato 4K reale che pesano decine e decine di GB e non, come spesso succede, di contenuti in FHD di cui è semplicemente stato fatto un upscaling.
Sembrerebbe che i contenuti resi disponibili provengano sia da Netflix che da Amazon e che il protocollo di sicurezza HDCP 2.2 non sia stato effettivamente violato. Gli hacker avrebbero sfruttato le vulnerabilità dei set top box Amazon Fire TV e del Roku 4K, poiché entrambi utilizzano criteri di sicurezza meno efficienti rispetto allo standard. In particolare, il primo è stato utilizzato per mettere mano ai contenuti provenienti da Amazon, aggirando il protocollo HDCP 1.4b (obsoleto rispetto al 2.2), il secondo è stato utilizzato in maniera più elaborata per accedere ai contenuti di Netflix.
Il risultato è un lento riversarsi in rete di contenuti multimediali pirata che però hanno la stessa qualità delle copie originali. Se la cosa si diffondesse oltre un certo limite, per Amazon e Netflix si tradurrebbe in una perdita economica di proporzioni gigantesche. Tuttavia c’è da considerare che l’utente medio potrebbe facilmente essere scoraggiato dal download di circa 50 GB per un singolo film, ma ciò non può giustificare la necessità di nuovi protocolli di sicurezza standard da applicare a tutte le piattaforme sul mercato. Fonte: HWUpgrade