Riuscite a immaginare quanto potrebbe essere meraviglioso ammirare una nevicata su Marte o una pioggia di diamanti che impatta sulla superficie di Nettuno? Non si tratta di immagini poetiche, ma di due studi i cui risultati sono stati pubblicati negli ultimi giorni.
Il lander Phoenix ha rintracciato precipitazioni nevose sul Pianeta Rosso nel 2009 utilizzando strumenti laser per monitorare il modo in cui atmosfera e superficie interagiscono. Gli altri rover inviati su Marte non erano provvisti di tale equipaggiamento.
Marte continua a stupire
Aymeric Spiga, ricercatore presso il Laboratorio di Meteorologia di Parigi, voleva i dati del Phoenix per saperne di più circa i fenomeni atmosferici che non riusciamo a vedere. “Mi piace svelare la fisica delle nuvole e dei fenomeni atmosferici in altri pianeti” ha precisato lo studioso. Tra i dati acquisiti da Phoenix, ricordiamo le rilevazioni relative alla presenza di perclorato, presenza che potrebbe rendere impossibile la vita sul Pianeta Rosso.
Ma come fa a nevicare su Marte? Durante il giorno marziano, le nuvole assorbono luce che scalda l’atmosfera, ma di notte, nelle zone dove ci sono condizioni per la formazione di nuvole acquose, possono verificarsi precipitazioni ghiacciate. Spiga ha pubblicato i dati del suo studio sul giornale Nature Geoscience.
Combinando modelli computerizzati con le osservazioni del lander, Spiga e i suoi colleghi hanno scoperto che questo fenomeno notturno si traduce in tempeste di neve, alcune delle quali durano ore. La neve però evapora prima di toccare il terreno, tuttavia la scoperta può aiutare a far luce sul passato marziano e sulla storia dei suoi depositi di ghiaccio.
Questa non è la sola stranezza che vi segnaliamo oggi, il nostro sistema solare è ricco di sorprese. Urano e Nettuno, due giganti ghiacciati dal colore blu a causa dell’atmosfera carica di metano, svelano segreti molto suggestivi. Gli scienziati hanno ipotizzato che l’alta pressione di questi due pianeti sia in grado di combinare idrogeno e carbonio insieme, dando vita a una pioggia di diamanti.
A fornire questo quadro è stato un team di 15 studiosi, guidati dal professore Dominik Kraus. I diamanti in questione potrebbero essere enormi, milioni di carati, dalla forma sferica.
Fonte: cnn.com