Le attuali lenti usate nei telescopi, microscopi, smartphone, fotocamere e chi più ne ha più ne metta, seguono tutte uno standard ormai assodato da anni che tuttavia potrebbe presto cambiare. Secondo una ricerca pubblicata da Science, dei ricercatori avrebbero sviluppato una nuova lente metallica super sottile in grado di sostituire di netto quelle usate negli apparecchi odierni che, paragonati a questa, risultano essere ingombranti e poco pratiche.
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Per vedere tutto da un’ottica diversa
Nonostante la ricerca in questo campo sia attiva da anni, ancora non si era riusciti a trovare una soluzione in grado di sopperire all’anziano sistema di impilazione di ottiche una sopra l’altra per ottenere l’effetto desiderato. Oltre ad essere un metodo ormai vecchio, è anche dispendioso in quanto per produrre zoom sempre più grandi, nitidi e precisi è richiesto un lavoro tanto certosino quanto costoso. Le lenti curve, come quelle usate nelle fotocamere e nei telescopi, sono posizionate una sopra all’altra per evitare la distorsione dell’immagine ed ecco spiegato il motivo della loro forma così allungata.
Data la necessità di trovare qualcosa in grado di sostituire e migliorare questa tecnica, un team di ricercatori della Harvard John A. Paulson School of Engineering and Applied Sciences (SEAS) ha sviluppato un primo prototipo di lente completamente piatta chiamata “metalens” altamente efficiente dal punto di vista dello spettro di luce.
Il nuovo obiettivo “planare” (così viene definito dal gruppo di ricercatori) risolve tutti le problematiche relative alla nanoscala. Un insieme molto sottile di onde chiamate “metasurface” piega la luce di passaggio che la attraversa, similmente a quanto oggi viene fatto dalle lenti curve. Per la creazione del “cuore” della metalens è stato usato del biossido di titanio e delle nanostrutture lisce per il resto. Per far capire la qualità di cui è capace, il cuore fornisce una messa a fuoco migliore di qualsiasi lente attualmente in commercio.
Una scoperta dal sapore italiano
“Nel prossimo futuro, le metalenses saranno fabbricate su larga scala con un costo inferiore di quello delle lenti convenzionali, utilizzando le fabbriche che producono in massa oggi microprocessori e chip di memoria. I nostri obiettivi, essendo planari infatti, possono essere fabbricati nelle stesse fonderie che sfornano chip per computer. Quindi una qualsiasi di queste fabbriche sarà in grado di creare le nostre lenti.”
Queste le parole dell’autore della ricerca Federico Capasso, professore di Fisica Applicata Robert L. Wallace. Secondo lo scienziato, questa scoperta ha del rivoluzionario e la capacità di lavorare in ampio spettro di luce suggerisce che la metalens potrà essere usata tranquillamente negli strumenti moderni, a partire dalla fotocamera professionale fino all’ultimo degli smartphone.
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Lo stadio di lavorazione del progetto è ancora in fase di prototipazione, ma si sta già pensando ad una possibile immissione nel mercato tra non molto tempo. Voi cosa ne pensate? Come potrebbe cambiare effettivamente il mercato delle ottiche grazie a questa scoperta rivoluzionaria? Fatecelo sapere con un commento qui sotto alla news.