Il giugno appena passato la NASA lanciò nello spazio un dispositivo assai particolare chiamato Deep Space Atomic Clock, o DSAC, che per semplicità possiamo chiamarlo orologio atomico. Adesso, a distanza di un paio di mesi e qualche settimana, il dispositivo si è attivato e si inserito stabilmente nell’orbita terrestre. Il suo obiettivo, per lo meno per il primo anno, è continuare a girare attorno al nostro pianeta in una sorta di meno, un esperimento per il futuro e per i futuri viaggi spaziali.
Al contrario degli orologi comuni, questo dispositivo funziona grazie a ioni di mercurio. Sarà fondamentale per l’esplorazione futura nello spazio profondo, come d’altronde suggerisce il nome. Già attualmente gli orologi atomici permettono il funzionamento del GPS per tutto noi, ma non tanto potenti per riuscire per quello che la NASA si sta prefiggendo. Il DSAC è progettato per il essere il primo orologio abbastanza stabile da mappare la traiettoria di un veicolo spaziale lontano dalla Terra.
Allo stato attuale delle cose i dispositivi ricevono e inviano indietro i segnali per poter navigare correttamente nello spazio; i segnali che rimbalzano indietro servono al team sulla Terra che invia i segnali di comando alle navicelle. Grazie al DSAC i tempi di elaborazioni diminuiranno drasticamente permettendo una maggiore precisione nel viaggio spaziale e non solo, anche la distanza che le navicelle potranno percorrere risulterà maggiore.
La dichiarazione di Todd Ely, parte del team del Jet Propulsion Laboratory della NASA che ha progetto e sviluppato l’orologio: “Obiettivo dell’esperimento spaziale è mettere il Deep Space Atomic Clock nel contesto di un veicolo spaziale operativo – completo delle cose che influenzano la stabilità e l’accuratezza di un orologio – e vedere se funziona al livello che pensiamo che: con ordini di grandezza più stabilità rispetto agli orologi spaziali esistenti.”
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