Si potrebbe stare per ore e ore ad elencare i problemi del nostro pianeta allo stato attuale, ma tra tutte le parole possibili utilizzabili c’è la plastica. L’uso indiscriminato della suddetta è stato di enorme utilità per la nostra società, ma come abbiamo imparato ad renderla onnipresente, non abbiamo capito effettivamente come smaltirla.
Di ricerche in merito e di teoriche scoperte se ne sono sentite tante finora, ma eccone un’altra. C’è un nuovo metodo per riciclare la plastica anche in modo più efficiente andando ad utilizzare meno materiale necessario per l’operazione, il rutenio riuscendo comunque ad avere indietro prodotti chimici di base. Un altro aspetto importante della nuova tecnica in questione è la produzione collaterale minore di metano che come sappiamo è un gas serra.
Riciclare la plastica in modo più efficiente
Le parole dei ricercatori: “La scoperta chiave che riportiamo è il carico di metallo molto basso. Questo rende il catalizzatore molto più economico. È stato molto interessante per noi che non fosse stato pubblicato nulla in precedenza che mostrasse questo risultato. Questa ricerca mostra l’opportunità di sviluppare catalizzatori efficaci, selettivi e versatili per l’upcycling della plastica. Abbiamo scoperto che un ossido di titanio modificato chimicamente può consentire un percorso più efficace e selettivo per l’upcycling del polipropilene.”
Per non alzare troppo le aspettative su questo modo di riciclare, c’è un ma. Stanno capendo se avendo a che fare con una condizione dove non tutti le variabili sono perfette il sistema regge. Nello specifico si parla di avere più di tipi di plastica insieme e di conseguenza di come la presenza del cloro possa interferire con le reazioni chimiche.