Quando si tratta della nostra salute dell’intestino vengono sempre più a galla i prebiotici, ma per quanto riguarda i loro benefici invece ancora non è tutto chiaro. La ricerca sui prebiotici sta prendendo sempre più piede e i risultati sono davvero promettenti. Consumando cibi contenenti prebiotici possiamo ridurre la possibilità di sviluppare malattie croniche, come il diabete di tipo 2.
Quindi più nello specifico, cosa sono i prebiotici? Sono considerati come fertilizzanti per i batteri benefici del nostro intestino. Forniscono cibo a questi batteri e consentono loro di prosperare. Possiamo trovarli in alimenti come topinambur, banana e avena. I probiotici, invece, sono microrganismi benefici per la salute dell’intestino.
Molti studi hanno preso di mira i probiotici, ma le ricerche sui prebiotici riguardo la nostra salute possono definirsi del tutto nuove. È bene dare un’occhiata a cosa la scienza ci dice sui benefici di questi fertilizzanti, valutando le prove finora scoperte. È stato dimostrato che questi svolgono un ruolo fondamentale per la salute dell’intestino. Forniscono cibo per i batteri benefici nell’intestino e coltivano una flora intestinale diversificata, associata a un rischio ridotto di condizioni di salute croniche. Come già sappiamo esistono migliaia di specie di batteri nell’intestino e non tutti sopravvivono con gli stessi nutrienti.
Proprio per questo i prebiotici influenzano la crescita di alcuni batteri rispetto ad altri. Influenzano il microbioma intestinale generale o la complessa comunità di microrganismi che vivono nel tratto digestivo. Quando i prebiotici fermentano, producono molecole benefiche chiamate acidi grassi a catena corta. Questi composti sono fondamentali per la salute dell’intestino e possono inibire l’infiammazione, che è associata a un rischio maggiore di malattia.
Se soffriamo di stitichezza i prebiotici possono essere un’ottima soluzione, regolando i movimenti intestinali. Tuttavia, se siamo davanti ad una diagnosi di IBS, le prove sono contrastanti. Una revisione del 2020 ha scoperto che i prebiotici potrebbero alleviare la stitichezza nelle persone con IBS. Eppure uno studio del 2021 sui nutrientiche le prove sono troppo limitate per trarre conclusioni. Gonfiore e gas sono noti effetti collaterali dei prebiotici, quindi è bene di iniziare in piccolo se siamo inclini a questi sintomi.
Se vogliamo perdere peso in eccesso molto probabilmente avremmo sentito parlare del beneficio dei prebiotici di darci quel senso di sazietà, che può a sua volta aiutarci a perdere peso. Uno studio pubblicato ha dimostrato che l’oligofruttosio, un tipo di fibra alimentare che si trova naturalmente in alimenti come cipolle, topinambur, porri, aglio e avena, sopprime l’ormone della fame grelina negli adulti in sovrappeso.
I minerali sono una parte cruciale di una dieta sana. Tuttavia, il consumo di minerali è solo metà della storia: il nostro intestino ha bisogno di assorbire questi minerali per trarne tutti i benefici. Secondo l’ Accademia di nutrizione e dietetica, i prebiotici possono migliorare l’assorbimento di minerali come il calcio, essenziale per denti e ossa forti.
Se soffriamo di diabete, il regolare la glicemia può aiutare a gestire in modo migliore i sintomi. Secondo numerosi studi hanno suggerito che i prebiotici sono in grado di regolare la glicemia. Tuttavia, restano interrogativi sull’entità dell’impatto dei prebiotici. Un processo del 2021 hanno scoperto che sei settimane di prebiotici hanno fatto poca differenza sui livelli di glucosio a digiuno nelle persone con diabete di tipo 2. I ricercatori hanno concluso che potrebbe essere necessaria una durata più lunga per influenzare i livelli di zucchero nel sangue.
Vi sono prove crescenti che un microbioma sano, la comunità di microrganismi del corpo, può potenziare la funzione immunitaria. Un articolo suggerisce che un microbioma sano supporta le difese naturali del corpo e aumenta l’immunità. I prebiotici forniscono cibo per i batteri benefici nell’intestino e quindi possono aumentare la funzione immunitaria. Un’elevata immunità è collegata a livelli bassi di infiammazione. Questi risultati possono essere dovuti al fatto che i prebiotici mantengono l’integrità della parete intestinale che funge da barriera alle molecole dannose.
Le fonti alimentari di prebiotici sono state associate alla riduzione della maggior parte delle malattie croniche tra cui malattie cardiache, diabete, cancro e obesità. Gli scienziati non comprendono appieno il meccanismo, ma i prebiotici possono aumentare la diversità dei batteri intestinali che è collegata a una ridotta infiammazione, che a sua volta riduce il rischio di malattie croniche.
Gli scienziati stanno esplorando il concetto dell’asse intestino-cervello , con la salute dell’intestino che influenza il tuo cervello. Una ricerca emergente collega diversi batteri nell’intestino con una riduzione dei sintomi della depressione. Sebbene non ci siano prove che migliorino la salute mentale, l’aumento della diversità della flora intestinale è uno dei vantaggi dei prebiotici. L’impatto sul nostro umore è un’area interessante per ulteriori indagini.
Foto di Alicia Harper da Pixabay
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