Quella che sarà la fine del Roaming sul piano del contesto Europeo, prevista per la mensilità di Giugno 2017, ha contato in queste ultime ore nel voto dei 28 Stati Membri a favore delle regole anti-abuso proposte dalla Commissione Europea. Attraverso l’approvazione di tale norma si è proceduto all’inibizione del roaming permanente, ovvero sia l’utilizzo di una SIM Card acquisita all’interno di un Paese UE da utilizzarsi in maniera continuativa in un altro Stato Membro.
Le nuove norme, in particolare, tutelano il diritto del principio di residenza che ben si applica verso cittadini, dalle categorie studentesche dell’Erasmus ai lavoratori transfrontalieri, che conosceranno il diritto di non vedersi applicati sovrapprezzi sull’utilizzo dello smartphone online all’estero.
Il vicepresidente della Commissione Ue, Andrus Ansip,al riguardo ha dichiarato che:
Questo è un passo importante. Siamo convinti che la nostra proposta raggiunga il giusto bilanciamento e colleghi punti di vista molto differenti, a volte diametralmente opposti. Il voto di oggi significa che l’UE metterà fine alle tariffe extra quando tutti i viaggiatori telefoneranno, manderanno messaggi o navigheranno su internet dai loro dispositivi mobili, garantendo nel contempo che le offerte nazionali più competitive rimangano convenienti
L’Italia, nel contesto delle consultazioni, ha votato si anche per le carte prepagate che, in tale contesto, non vedranno applicarsi costi aggiuntivi. Sono stati 12 gli Stati a favore, contro 9 astenuti e 7 contrari (Croazia, Grecia, Cipro, Portogallo, Finlandia, Austria, Ungheria), questi ultimi fondamentalmente per motivi turistici. Si sono astenuti, invece, Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Svezia, Polonia, Repubblica ceca, Romania, Lettonia. Favorevoli Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Irlanda, Malta, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Estonia e Lituania.
Viaggiatori, lavoratori, studenti, pensionati e tutti coloro che rientrano nel contesto Europeo, quindi, avranno garantito il medesimo trattamento tariffario nazionale per chiamate, Internet ed SMS, senza dover incorrere negli esorbitanti costi del Roaming UE.
Lato operatore, comunque, vi è facoltà di richiedere gli estremi di residenza dell’interessato per l’utilizzo della carta SIM all’estero. I dati, basati sull’indirizzo di fatturazione delle bollette, quindi, potranno essere utilizzate per la sottoscrizione del contratto telefonico, valido ora universalmente sul piano dell’Unione Europea nei 28 Stati Membri.
EU Member States voted: we can adopt proposed safeguards to make end of #roaming work. Now agreement needed on wholesale charges. https://t.co/pzyZsz5jM5
— Andrus Ansip (@Ansip_EU) December 12, 2016
Gli operatori dovranno attendere 4 mensilità in corrispondenza di un anomalo consumo sui dati prima di notificare l’azione all’utente, il quale avrà a sua disposizione un lasso di tempo ragionevole (14 giorni) per informare l’operatore della situazione, per la quale l’operatore stesso non può apporre ulteriori costi aggiuntivi rispetto a quanto pattuito dalle norme vigenti.
All’estero,quindi, gli utenti pagheranno chiamate ed SMS alla stessa tariffa nazionale prevista dall’operatore, mentre per i dati si prevede il pagamento di un prezzo all’ingrosso attualmente in negoziazione tra i vettori. Chi dispone di abbonamenti Unlimited, inoltre, vedrà un’ulteriore riduzione dei costi per i dati all’estero, con chiamate e messaggi che mantengono l’invariabilità (restano illimitati come da promozione). I dati, invece, daranno diritto al doppio del valore dell’abbonamento allo stesso prezzo d’ingrosso.
Qualora i ricavi, secondo quanto stabilito, subiscano una riduzione del 3%, l’operatore può acconsentire, come da Direttiva Europea, all’applicazione delle tariffe di roaming anche dopo il 15 Giugno 2017. Tra meno di 7 mesi, quindi, saremo in grado di utilizzare il nostro smartphone all’estero come se fossimo in Italia sul piano dei consumi e delle tariffe. Che cosa te ne pare della questione? A te la parola.
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