Samsung Electronics rappresenta di certo uno dei nomi più importanti, se non il più importante, nel campo della moderna tecnologia applicata al mercato Consumer e Professional. Ad ogni modo, vista e considerata l’estensione e la portata dei suoi interventi, che spaziano dalle telecomunicazioni al settore medico fino alla tecnologia consumer electronics ed all’ingegneria, spesso e volentieri ci si trova a fare i conti con dei sistemi ancora scarsamente ottimizzati ed al cui supporto si lascia il tempo che trova, come nel caso di Samsung Bixby.
Bixby è il nuovo assistente vocale digitale intelligente che, come di certo molti di voi ricorderanno, è stato introdotto e presentato quest’anno nel contesto dell’esposizione di New York che lo scorso 29 Marzo 2017 ha portato alla luce i device top di gamma della nuova line-up Samsung Galaxy S8 e Galaxy S8+ Plus.
Si tratta di una piattaforma interattiva il cui scopo è quello di rivaleggiare direttamente con le proposte Google e con le altre soluzioni IA che il mercato concorrente offre sul piano dell’interattività hands-free. Nelle intenzioni della società sudcoreana, di fatto, vi era la necessità di prevedere un sistema perfettamente integrato con le impostazioni e le funzionalità di sistema, da riprendersi poi con l’esperienza business della realtà Galaxy Note 8 per gli ambienti della produttività e della convergenza Desktop-Mobile.
Ad ogni modo, è apparso chiaro fin da subito che il progetto era ancora in fase embrionale e che tale si sarebbe mantenuto per un tempo indefinito. Nel corso di questi mesi la divisione software Samsung ha concretizzato alcuni marginali interventi che hanno visto una prima introduzione stabile dell’IA in lingua originale coreana ed in lingua inglese, mentre è venuto a mancare un supporto ufficiale completo per la lingua italiana e per tutti quei linguaggi da indirizzarsi all’attenzione degli utilizzatori consumer dei mercati di riferimento.
La situazione, pertanto, ha visto e vede un pericoloso stallo che ha addirittura portato al rilascio di un aggiornamento che consente di disabilitare parzialmente le funzionalità di attivazione dell’assistente vocale tramite pulsante fisico, mentre alcuni sviluppatori si sono addirittura prodigati nella creazione di app e funzionalità ad hoc per il re-map del pulsante che, in tal caso, è fine a se stesso in luogo di un supporto che tarda a manifestarsi.
Proprio a ragione di tutte queste vicende ed al dilungarsi dei tempi pare che l’azienda abbia finalmente deciso di prendere in mano le redini della situazione chiamando in causa il massimo esperto della Silicon Valley, Eui-suk Chung, il quale affiancherà il lavoro interno svolto finora dal leader Injong Rhee che manterrà ancora un ruolo centrale nel processo di coordinamento e sviluppo delle operazioni.
Samsung Electronics deve muoversi in fretta concedendo quanto più presto possibile un prodotto valido che consenta di sviare l’attenzione del pubblico dai prodotti concorrenti di Amazon e Google che, al momento, appaiono decisamente più stabili, completi e funzionali.
La società non rinuncerà certo alla possibilità di ritagliarsi una posizione importante nella scena degli assistenti vocali mobile Smart e questo intervento potrebbe finalmente potare ad una conclusione dopo mesi e mesi di estenuante attesa. La chiamata diretta a Rhee potrebbe apportare enormi benefici e di fatto una netta riduzione dei tempi utili di realizzazione e finalizzazione delle piattaforme.
Rhee è soprattutto ricordato per la sua compartecipazione attiva nei progetti interni legati al segmento e-Health Mobile ed al settore dei pagamenti Smart Mobile Samsung Pay. La sua presenza, di fatto, gioverà senz’altro ad un progetto che appare ancora troppo lontano dalla realtà. Voi non credete? Spazio a tutte le vostre considerazioni ed a tutti i vostri punti di vista al riguardo.