Il gigante dell’elettronica di consumo, Samsung Electronics, ha comunicato Domenica scorsa di aver venduto le azioni possedute in quattro aziende, tra cui ASML Holding NV e Seagate Technology, per liberare i soldi per gli investimenti supplementari per le sue attività principali. Samsung ha detto in una dichiarazione che ha venduto circa la metà delle sue azioni in ASML, mentre la vendita è stata intera per quanto riguarda la sua partecipazione del 4,2% in Seagate. La società ha inoltre ceduto la sua partecipazione dello 0,7% in Sharp Corp e la sua quota del 4,5% in Rambus Inc.
Samsung Electronics ha bisogno di liquidità?
Un portavoce di Samsung, ha detto a Reuters nelle scorse ore, che il ricavato totale delle vendite ha superato 1 trilione di won (888.850.000 milioni di dollari), ma ha rifiutato di dare ulteriori dettagli sul perchè e sul quando sono state vendute le azioni. Un documento visto da Reuters lo scorso 8 settembre ha mostrato che Samsung stava vendendo circa la metà delle azioni concernenti la sua partecipazione in ASML per 606 milioni di euro (675.990.000 di dollari). Le azioni vendute dalla società in Rambus, Seagate, e Sharp valevano un combinato di 456,4 milioni di dollari, in base a prezzi di chiusura di Venerdì.
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Non vi sarebbe nessun impatto sulle cooperazioni con aziende importanti
Samsung Electronics e altre affiliate di Samsung Group hanno ceduto azioni di altre società con lo scopo di restringere la sua attenzione e garantire maggiori risorse per le sue attività principali. “Non vi è alcun impatto sulla cooperazione di affari con le aziende importanti”, ha detto la società sudcoreana senza rilasciare altri commenti. Ovviamente non mancano le malelingue che accostano queste cessioni ai gravi problemi che la multinazionale sud coreana sta avendo a causa dello scoppio della batteria in alcuni modelli di Galaxy Note 7.
Una situazione che sta provocando grossi danni a Samsung anche economici e che potrebbe crearne altri in futuro se alla prima denuncia contro Samsung Electronics, giunta dagli Usa, ad opera di un cliente rimasto ustionato se ne possano aggiungere altre. Questo visto e considerato che sono numerosi il caso di esplosioni e danni causati dal nuovo Samsung Galaxy Note 7 che è stato giustamente richiamato nei giorni scorsi dal colosso asiatico dell’elettronica di consumo, prima del sorgere di altri e più gravi problemi.
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