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Samsung investe 20 mln di dollari nell’IOT su Afero Start Up

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Sul web nelle ultime ore  ha fatto molto scalpore la notizia del cospicuo investimento da parte di Samsung per quanto riguarda l’internet delle cose (IOT). Infatti ben 20 milioni di dollari sarebbero stati investiti dalla multinazionale sudcoreana sulla Start Up Afero. Questa mira allo sviluppo della tecnologia del futuro, che in parole povere,  realizza quasi tutto ciò di cui una società ha bisogno per collegare un proprio dispositivo ad internet. L’avvio è fornito da un minuscolo modulo Bluetooth con il proprio custom firmware sulla parte superiore, che serve a migliorare la sicurezza ed elimina la necessità di collegamento. Esso consente alle aziende di eseguire i servizi cloud di back-end al dispositivo collegato. E poi vi fornisce anche strumenti di sviluppo per costruire i servizi attorno al dispositivo connesso a internet.

Samsung crede molto in questa tecnologia

Forbes riporta che Samsung mercoledì 18 maggio ha annunciato questo cospicuo investimento, essendo una delle aziende che investe maggiormente nell’internet delle cose. Altri investitori di questa start Up sono stati: Ventures Sanshin Electronics Co., Ltd, SoftBank, Fenox Venture Capital,  il fondo di Assembly e Robert Dobkin. L’azienda dispone di un importante cofondatore: Joe Britt, un ex alto dirigente di Google, ingegnere del team di Android che inoltre ha cofondato con Andy Rubin, il creatore di Android. 

Samsung internet delle cose
Samsung investimento cospicuo sull’ internet delle cose

Leggi anche: Google Now presto non necessiterà di internet per funzionare

Tra i Clienti di Afero 3 grandi aziende giapponesi

Finora, i clienti di Afero includono tre grandi aziende giapponesi: il produttore Murata, un fornitore di assistenza sanitaria IT Infocom ed infine l’editore di Videogiochi Bandai Namco Studios. Bandai, ad esempio, prevede di costruire giocattoli connessi a internet utilizzando la piattaforma di Afero. Britt ha detto che Afero ha aiutato un numero di clienti non identificati per la costruzione di sensori collegati a internet.

Afero sta lavorando con una compagnia di assicurazioni che vuole costruire sensori per rilevare le perdite di umidità. Il sensore di umidità abilitato al Bluetooth sarebbe collegabile all’hub di Afero, che è dotato di connessione sia Wi-Fi, che LTE.

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