Samsung Pay rappresenta un avanzato servizio di pagamento card-less che ha già avuto modo di incontrare i favori del pubblico coreano e di tutte quelle realtà di mercato in cui il sistema opera sul piano delle transazioni finanziarie semplificate.
Ad ogni modo, benché incessanti voci abbiano indicato un anticipo sui tempi di consegna delle funzioni anche a noi italiani, Samsung Pay non accenna a manifestarsi e lascia invece il posto a servizi concorrenti come Apple Pay, che sul piano delle preferenze vanta all’incirca 86 milioni di utenti attivi in tutto il mondo, contro gli appena 24 milioni di Android Pay.
Esattamente al centro abbiamo Samsung Pay e la variante Mini concepita per device della serie Galaxy J, che abbiamo preso in esame in periodo antecedente. Nello specifico, al momento, il sistema vanta un bacino d’utenza attiva di 34 milioni di persone sul piano globale.
Come fare per fronteggiare il sopravanzare di Apple, ora in testa agli indici di preferenza ed attiva anche in Italia attraverso un sempre crescente numero di istituti accreditati? Semplice, estendendo il servizio anche ai proprietari di telefoni Android non appartenenti al brand Samsung.
Questo quanto appreso da una recente relazione rilasciata da Gadget 360, in cui si indica l’arrivo del rivoluzionario sistema di pagamento digitale esteso a tutte le piattaforme Android. Quale potrebbe essere un limite operativo di questo sistema? Chiaramente l’assenza di un protocollo di comunicazione MST (Magnetic Secure Transmission) che, come noto, caratterizza il profilo di sicurezza del servizio.
Ad ogni modo, molti telefoni no-Samsung brand dispongono nativamente di questo livello di comunicazione e, pertanto, potrebbero essere classificati come device Samsung Pay-ready. Si tratta di una decisione decisamente importante, per un mercato che ad oggi vale all’incirca 780 miliardi di dollari americani.
Una manovra che, in tal senso, potrebbe garantire ampi consensi ed ampi margini economici ad una società disposta a tutto pur di emergere. Allo stesso modo, comunque, la compagnia dovrebbe destinare tempo e risorse nella promozione dei suoi servizi di pagamento anche in Italia, dove si attende impazienti l’arrivo delle nuove funzioni di pagamento.
Tu che cosa ne pensi al riguardo? Ti affidi a questi sistemi di pagamento? Li reputi sicuri e di indiscutibile utilità? Spazio a tutti i tuoi personali commenti ed a tutte le tue considerazioni al riguardo.