Sciame di droni a caccia di persone scomparse: un nuovo esperimento del MIT

Date:

Share post:

I droni sono ormai una realtà ben oliata, e sto parlando di questi dispositivi relativamente piccoli e telecomandati da una certa distanza non gli aerei militari senza pilota. Per quanto l’interesse del grande pubblico in merito sia scemata, il mercato dietro a questi prodotti è veramente solido. La loro utilità può raggiungere livelli quasi impensabili prima e per questo si sono aperti diversi scenari.

Purtroppo in tutti il mondo può succedere che escursionisti o altri sfortunati si perdano all’interno delle foreste. Una volta che succede risulta veramente difficili trovarla anche con le più moderne apparecchiature. A cercare di una soluzione alternativa ci ha pensato il MIT, Massachusetts Institute of Technology. La loro idea è di usare un sciame di droni da sguinzagliare sopra le immense macchie verdi alla ricerca dei dispersi.

 

Droni autonomi ed equipaggiati di tutto punto

Questi dispositivi saranno dotati di diversi sistemi il cui principale, almeno per la ricerca, è un puntatore laser. Quest’ultimo mapperà delle sezioni di foresta che insieme alle mappatura degli altri droni formeranno la mappa più ampia della zona. Contemporaneamente verranno cercati gli eventuali dispersi e se non sono presenti nella zona attuale assegnata al dispositivo allora quest’ultimo passerà alla prossima; dietro ci sono moltissimi calcoli fatti affinché non vengano rianalizzate delle stesse zone.

Ecco delle dichiarazioni di uno dei ricercatori del team: “Essenzialmente, stiamo sostituendo gli umani con una flotta di droni per rendere più efficiente il processo di ricerca e salvataggio. I droni possono usare il laser come firma unica per capire se hanno visitato questa zona prima o se si tratta di una nuova area. Il calcolo di tale trasformazione relativa ci darò come andranno allineate le diverse mappe in modo che corrispondano esattamente a come è la foresta.”

https://youtu.be/jfnOt_2IXdg

Related articles

Il cuore dell’oceano sta rallentando: conseguenze globali per il clima

La circolazione termoalina, spesso definita il "nastro trasportatore" dell’oceano, è un complesso sistema di correnti marine che regola...

Su WhatsApp arriva il tasto per Meta AI: ecco a cosa serve

Da qualche giorni, diversi utenti italiani hanno visto comparire un nuovo tasto all'interno della loro app WhatsApp. Di...

Il diabete di tipo 2 può alterare il cervello in modo simile all’Alzheimer precoce

Il diabete di tipo 2 (T2D) e l'obesità sono condizioni metaboliche caratterizzate da una ridotta sensibilità all'insulina, nota...

WhatsApp: ecco come attivare la “modalità capibara”

In questi giorni si sta parlando spesso della "modalità capibara" su WhatsApp. Nonostante si stia diffondendo molto velocemente,...