In Africa Occidentale è stata scoperta una nuova specie appartenente alla famiglia dei serpenti stiletto. Una vipera che può colpire con i suoi denti laterali, senza aprire la bocca. È inoltre in grado di saltare ad una distanza pari alla lunghezza del proprio corpo.
Un gruppo di scienziati, che lavoravano nelle foreste pluviali della Guinea sud-orientale e nella Liberia nord-occidentale, ne ha identificati tre diversi individui, che in seguito sono stati tutti identificati come specie precedentemente sconosciuta alla scienza.
I serpenti stiletto: pugnalano le vittime con i loro denti
Si tratta di un rettile della famiglia delle vipere note come serpenti a stiletto. La particolarità di questo tipo di vipere è quella di avere dei denti del veleno che sporgono di lato alla bocca. In questo modo possono colpire la preda pugnalandola con il loro denti senza aprire la bocca e da un angolazione insolita per un serpente. Per questo vengono chiamate serpenti stiletto. Questo gruppo è spesso chiamato anche come vipera talpa o aspide scavatore. Data questa loro particolarità quando vengono catturati per essere studiato, non possono essere tenuti come gli altri serpenti.
La maggior parte dei serpenti appartenenti a questo gruppo, non sono generalmente mortali per l’essere umano, ma alcuni di essi sono in grado di provocare delle necrosi tissutali abbastanza gravi, che potrebbero ad esempio portare alla perdita di un dito.
Il nuovo membro della famiglia: lo stiletto di Branch
A questa nuova specie è stato dato il nome di serpente stiletto di Branch o, per dirla alla maniera di Linneo, Atractaspis branchi, in onore del professor William Branch, un esperto mondiale di rettili africani, venuto a mancare a Febbraio del 2017.
La scoperta della nuova vipera si deve alla squadra guidata dal dott. Mark-Oliver Roedel del Museo di Storia Naturale di Berlino. Lo stiletto di Branch vive nella foresta pluviale incontaminata, ai margini della giungla nella parte occidentale delle foreste dell’Alta Guinea, una regione purtroppo fortemente minacciata dall’uomo e rinomata per la sua fauna unica e diversificata. Si tratta probabilmente di un serpente endemico in quest’area, secondo gli scienziati.
La cattura del primo esemplare fu di notte, sulla sponda ripida di un piccolo letto roccioso, in una foresta pluviale in Liberia. Dopo averla catturata, la vipera ha cercato di nascondere la testa sotto le spire del corpo. Si è piegata quasi ad angolo retto rendendo parzialmente visibili le sue zanne sui lati. Dopodiché il serpente ha ripetutamente colpito con i suoi stiletti.
Gli altri due campioni utilizzati per la descrizione della specie sono stati raccolti dalle piantagioni di banane, manioca e caffè nella Guinea sud-orientale, a circa 27 km di distanza. Secondo i ricercatori saranno ora necessari ulteriori studi per raccogliere maggiori informazioni sui suoi bisogni ecologici e sulle proprietà biologiche di questo rettile.