Quando a primavera SpaceX aveva raggiunto un importante pietra miliare, si sapeva che quell’impresa sarebbe diventata comune e di routine. Si parla ovviamente del primo lancio umano della compagnia fondata da Elon Musk. Per la prima volta nella storia dell’uomo, una società privata ha mandato due astronauti nello spazio con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale.
Si è trattato di un traguardo importante perché ha tolto di mano il monopolio russo di questo genere di viaggi e la NASA, o tutti gli Stati Uniti, non possono che esserne felici. In piena notte, poco dopo l’1:00 di lunedì 16 novembre, SpaceX ha replicato tale viaggio mandando altri quattro astronauti in orbita, sempre con destinazione l’ISS. È stato un successo.
Il Falcon 9 è decollato senza problemi e una volta all’altezza giusta, la capsula Crew Dragon si è staccata. Ora gli astronauti stanno viaggiando verso il loro obiettivo che dovrebbero raggiungere alle 5:00 di mattina di martedì 17.
SpaceX e l’esplorazione spaziale
Ovviamente il merito va tutto a SpaceX che ancora una volta sottolinea come sia iniziata una nuova era di esplorazione spaziale. La stessa capsula Crew Dragon è il primo veicolo spaziale certificato dalla NASA in quasi quarant’anni; l’ultimo è stato lo Space Shuttle, sintomo proprio che i tempi sono molto cambiati.
C’è un aspetto che non va dimenticato. L’agenzia spaziale statunitense ha investito molto su SpaceX così che quest’ultima possa curarsi delle missioni in orbita bassa, come appunto portare gli astronauti sull’ISS. L’ha fatto perché gli esperti vogliono concentrarsi su altro genere di missioni, come Marte e la Luna. Anche SpaceX ha però preso di mira il pianeta rosso. Collaboreranno anche per questo obiettivo o ci sarà una gara?