Risulta facile pensare che i grossi squali bianchi siano al vertice della catena alimentare negli oceani, ma non è così, o meglio non è così dappertutto. Un esempio in tal senso è il Pacifico settentrionale dove questi essere devono vederla con un altro temibile animale dei mari ovvero l’orca assassina, il cui soprannome dice tutto. Tale tratto d’acqua è particolarmente ricercato da entrambe le specie per via della presenza di tanto cibo che in questo caso sono le foche.
Un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports ha preso un esame proprio questo aspetto riuscendo ad estrapolare dati abbastanza sorprendenti. Le orche sembrano incutere timore a questi squali tanto che alla loro solo presenza quest’ultimi scappano; sono eventi che sono già stati registrati altre volte nel passato come nel 2009 e tra il 2011 e il 2013. I risultati sono stati sempre gli stessi ovvero la loro scomparsa dalla zona.
Orche e squali
Lo studio è iniziato proprio diversi anni fa quando nel 2006 in tre diverse baie californiane vennero attaccati dei tag elettronici a degli esemplari di squali, 165 per essere precisi. Dopo di che sono stati monitorati insieme anche alle orche e agli elefanti marini. Apparentemente il numero di quest’ultimi smetteva di diminuire quando le orche si presentavano nelle zona e al tempo stesso il numero di squali scendeva praticamente a zero.
L’aspetto particolare e che non si registravano morti o attaccati e quindi bastava solo la presenza di questi giganti per far sparire. Questo conoscenza risulta essere fondamentale in quanto aiuta a capire meglio l’interazione tra certe specie e soprattutto su come influisce su quelle poste più sotto nella catena alimentare.