Star Wars Episode I Racer, dopo 21 anni torna la corsa degli “sgusci”

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Ogni vero fan di Star Wars avvertirà un tremore nella Forza sentendo la parola “sgusci”. Questo termine tradotto dall’americano “Pod”, rimanda al primo film della seconda trilogia di Guerre Stellari, Episodio I: La Minaccia Fantasma. In questa pellicola c’è una particolare scena in cui un piccolo Darth Vader non ancora malvagio – conosciuto in quegli anni ancora con il nome di Anakin Skywalker – gareggia in una gara di sgusci sul pianeta Tatooine. Una sequenza in realtà abbastanza slegata dalle vicende dei film, ma che serviva per approfondire il passato di un villain importante come Vader.

Questi sgusci sono dei veicoli spaziali ad alta velocità collegati a due motori a propulsione. L’adrenalinica sequenza di cui sono protagonisti enfatizza la loro velocità mentre sfrecciano tra le rocce e i canyon di Tatooine. Ma se tutto questo venisse riproposto in un videogioco? Star Wars Episode I: Racer, fa proprio questo e fa sperimentare ai giocatori cosa si prova ad essere a bordo di un Pod. Velocità estrema e manovre folli sono al centro del gameplay di quello che è ancora oggi considerato uno dei giochi più famosi tratti da Guerre Stellari.

Il titolo è uscito in origine nel 1999 su PC e Nintendo 64, ma solo un anno dopo è stato riproposto anche su Dreamcast. Il gioco è stato rilasciato anche in sala giochi (Star Wars: Racer Arcade) e ha avuto persino una versione portatile per Game Boy Color con contenuti riadattati per la piccola console Nintendo. Star Wars Racer detiene dal 2011 il Guinness come il gioco di fantascienza più venduto al mondo con 3,12 milioni di copie, battendo a mani basse altre serie come Wipeout e F-Zero, le quali influenze sono palesemente visibili.

Aspyr, già responsabile delle remaster di Jedi Knight e Jedi Knight II ha riportato a galla dopo due decenni questo monumento del videogioco su PS4 e Switch. Ma il fascino di Star Wars Racer reggerà bene il peso degli anni? Può essere apprezzato anche al giorno d’oggi? Se volete le risposte a queste domande non vi resta che proseguire con la nostra recensione.

Spolveriamo il Pod e torniamo in pista…ma funzionerà ancora?

Il titolo non offre molti spunti narrativi, ma come in passato lascia molto spazio al gameplay senza troppi crismi. Una volta scelto il proprio pilota è possibile partecipare ad una serie di tornei che si svolgono all’interno del vasto universo di Star Wars. Ogni gara verrà introdotta da una sequenza in CGI, molto vecchio stile, con alcune informazioni sul pianeta dove gareggeremo. Niente di più niente di meno, poi si parte a bordo dei nostri bolidi per sfrecciare lungo il tracciato alla conquista della prima posizione.

Il vecchio Star Wars Racer, purtroppo aveva alcuni problemi legati al controllo dei veicoli spaziali, soprattutto per via dell’alta velocità. La remaster in questo senso svolge un buon lavoro ottimizzando la gestione dei Pod e aumentando la frequenza del frame rate. Il gameplay generale è rimasto per lo più quello di un tempo, ma per le nuove leve potrebbe risultare un tantino ingannevole. Date le influenze da cui attinge il gioco ci si aspetterebbe power-up, armi o pedane turbo, ma in realtà in Star Wars Racer non c’è nulla di tutto ciò.

L’unica meccanica interessante presente è la possibilità di riparare al volo i motori dei Pod danneggiati durante la gara. Questi infatti se vanno in avaria a causa delle collisioni possono provocare la distruzione del veicolo. Per ripararli basterà tener premuto un pulsante apposito e dei droni aggiusteranno il danno per noi. Questo ci rallenterà non poco, ma in fin dei conti si tratta di un aspetto che rientra nel contesto da cui è tratto e riproduce fedelmente l’esperienza del podracing come nel film.

Un ritorno poco “stellare”

Fuori dal contesto competitivo, il gioco prova ad offrire un minimo di profondità. Si possono sbloccare nuovi piloti e nuovi Pod, ma spesso non si riesce a percepire nessuna differenza. È possibile anche acquistare nuovi pezzi per il nostro veicolo con i soldi guadagnati nelle gare, andando così a potenziare alcuni aspetti del Pod. Purtroppo l’interfaccia confusionaria rende un po’ caotico gestire una meccanica apparentemente semplice.

Il design dei tracciati è abbastanza buono, ma la gran parte dei pianeti su cui andremo a gareggiare sono pressoché sconosciuti e al di fuori dall’universo filmico di Star Wars. Tra questi ci sono tuttavia alcune idee interessanti come ad esempio una sorta di pianeta prigione dove andremo a sfrecciare all’interno di tunnel a gravità zero schivando rocce giganti. Nel complesso ogni tracciato ha percorsi alternativi o scorciatoie e rispetto alla semplicità delle corse stesse sono tutti ben costruiti.

Star Wars Episode I: Racer si lascia giocare, ma gli anni che porta sulle spalle si fanno sentire e la remaster non fa effettivamente nulla per svecchiare la ruggine. In un mix di alti e bassi, il vero problema del giocare Racer oggi è la mancanza di profondità e una tecnologia obsoleta. La superficialità da una parte può essere giustificata dato che la giocabilità essenzialmente buona e l’ottimo design complessivo dei tracciati rende il titolo ancora divertente, tuttavia non possiamo soprassedere sull’aspetto tecnico.

Un minimo sforzo di rifinitura è stato svolto rispetto la sua controparte del 1999, ma di fatto la remaster non riesce a proporre un comparto tecnico adatto al contesto moderno. Questo scoraggia senza meno l’acquisto, soprattutto a chi non l’ha mai giocato, e gli effetti sonori gracchianti e in generale deludenti non aiutano. Probabilmente però il peggior difetto tecnico è l’intelligenza artificiale che rende i tornei abbastanza semplici da concludere. La remaster non propone nemmeno contenuti extra di sorta e nessuna modalità multiplayer online. Ritroviamo soltanto la classica modalità per due giocatori proposta come all’epoca solo in locale con schermo condiviso.

Considerazioni finali

In parole abbastanza povere sembra di avere tra le mani un vecchio gioco, come se fossimo rimasti nel 1999. Questo potrebbe far piacere agli appassionati del retrogaming, ma potrebbe non far piacere spendere 14,99 € per una remaster che non offre nulla di nuovo rispetto la sua controparte originale. Un prezzo troppo esoso per un’esperienza tecnicamente antiquata, un gameplay poco profondo, troppo facile e un’intelligenza artificiale inefficace. Star Wars Episode I: Racer è stato un buon gioco e lo è ancora oggi, ma gli anni si sentono e i difetti sono molti. Se siete dei fan accaniti di Star Wars potete ponderare un acquisto, ma se cercate un racing frenetico, allora vi consigliamo di indirizzarvi verso serie come F-Zero e Wipeout.

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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