Sparse un po’ per tutti gli oceani e i mari ci sono delle stazioni di monitoraggio, degli osservatori adibiti a diverse rivelazioni. Uno di questi si trovava sul fondo del Mar Baltico e si chiamava Boknis Eck. Si trovava e non si trova in quanto apparentemente è completamente sparito dai radar. Inizialmente i ricercatori avevano perso i contatti con la stazione, il 21 agosto, ma ad un’analisi più approfondita hanno scoperto che era invece sparita.
Ovviamente non va pensato come un edificio, ma piuttosto un insieme di attrezzature che funzionano autonomamente. L’intero kit pesa 740 chilogrammi, ma non era più al suo posto e anzi, non ce n’era proprio più traccia. Le ipotesi avanzate sono diverse, ma sono state escluse a priori delle cause naturali come correnti, tempeste o animali in quanto il peso era eccessivo.
La dichiarazione di Hermann bange, biogeochimico marino presso il GEOMAR Helmholtz Center for Ocean Research di Kiel: “I dispositivi erano spariti, i subacquei non riuscivano più a trovarli. Quando i sommozzatori hanno raggiunto il fondo del mare la scorsa settimana nella posizione dell’osservatorio, hanno trovato solo il cavo terrestre strappato. Era completamente distrutto.”
L’ipotesi più accreditata è che sia stata rubata per via del metallo che lo costituiva. Soprattutto in quei mari ci sono diversi relitti dovuti alla seconda guerra mondiale e recuperarne il metallo è diventato un business redditizio per molti. Probabilmente qualche cacciatori di tesori, avendo avuto una giornata di magra, ha deciso di portarsi via la stazione di monitoraggio,
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