Gli scienziati hanno scoperto che le stelle più veloci della Via Lattea – che viaggiano a oltre due milioni di miglia all’ora – provengono da altre galassie. Sarebbero infatti scappate dalle proprie abitazioni originarie in seguito a esplosioni stellari che le hanno spinte via a una velocità vicina a quella della luce.
La scoperta risolve un mistero di lunga durata circa il motivo della super velocità di queste stelle. I ricercatori di Cambridge hanno pubblicato i risultati dei propri studi sulla rivista Montly Notices of the Royal Astronomical Society, presentando i risultati mercoledì scorso in occasione del National Astronomy Meeting che si è tenuto a Hull.
Il mistero delle stelle in fuga è risolto
Parliamo di corpi celesti che viaggiano a una velocità tale che la nostra galassia fatica a trattenerle, questo gruppo di stelle che sfrecciano nella Via Lattea a tutta birra sono scappate di casa. Questa scoperta, ottenuta grazie alle rilevazioni dello Sloan Digital Sky Survey, contraddice il parere degli scienziati fino a oggi.
Gli astronomi infatti inizialmente pensavano che l’anomala accelerazione fosse causata da buchi neri supermassivi, ma il quantitativo di queste anomalie ha mostrato la debolezza dell’ipotesi. Nel 2016 è stato scoperto un sistema binario (composto dunque da due stelle che orbitano una intorno all’altra) che si muoveva a enorme velocità nonostante non ci fosse alcun buco nero nelle vicinanze.
Ma da dove vengono i corpi celesti presi in esame dallo staff di Cambridge? Casa loro era la Grande Nube di Magellano, piccola galassia che orbita intorno alla nostra. Adesso questi corpi celesti da formula uno sfrecciano dalle nostre parti, la loro corsa è iniziata con l’esplosione di una stella che ha consentito loro di abbandonare la gravità e sfondare le barriere della galassia.
La Via Lattea ha fatto il resto, assorbendo le stelle fuggitive e dando loro una nuova casa, i corpi però non hanno ridotto la propria folle velocità. Le fuggitive prese in esame sono venti, grazie a un sistema di modelli computazionali è stato possibile ricostruire le loro origini.
Fonti: newsweek.com