Nelle intenzioni di THX rientra la volontà di procedere alla creazione di un programma di certificazione per i servizi streaming video on demand. Lo scopo principale di questa iniziativa è stato chiarito dal diretto portavoce della compagnia, il CEO Ty Ahmad-Taylor.
Lo scopo del programma è fondamentalmente quello di aiutare la compagnie nel processo di perfezionamento dell’encoding e della distribuzione dei contenuti stessi. In merito alla questione il Capo Esecutivo della compagnia riferisce che:
THX ha una lunga storia come standard per il video e l’audio. E’ quindi naturale il nostro ingresso nel mercato che sta riscuotendo sempre più successo tra il grande pubblico: lo streaming. L’obiettivo è di stabilire uno standard universale per la qualità dello streaming che possa risultare affidabile per i consumatori, così come abbiamo fatto per i cinema e per l’elettronica di consumo.
La compagnia avrebbe anche avviato una collaborazione con la società di analisi dei dati e misura del QoE Conviva al fine di fissare i parametri operativi essenziali per la concessione della certificazione THX. Il fondatore e CEO di Conviva, Hui Zhang, ha riferito che:
Molti servizi in streaming utilizzano Conviva per misurare il QoE e ottenere tutti i dati sul traffico. Viene così prodotta una mole di dati senza precedenti che sfrutteremo per determinare i parametri per la certificazione THX. Siamo entusiasti di essere stati scelti da THX come partner per la certificazione: assicureremo ai consumatori un’esperienza video senza precedenti su tutti i dispositivi connessi ad internet.
L’intento di THX è chiaramente quello di puntare alla realizzazione di uno standard unico che uniformi tutti i servizi in streaming. Di fatto allo stato attuale ci si trova a fronteggiare una situazione molto frammentata e soggetta a notevoli variazioni in termini di qualità su contenuti offerti.
Attraverso la creazione di un programma univoco da volersi con l’accreditamento della nuova certificazione si sarà in grado di offrire ai consumatori un’esperienza di visione ottimale ed omogenea.
Allo stato attuale non si hanno riferimento in merito ai parametri da adottare per la nuova certificazione e si è inoltre in attesa di capire quali possano essere i servizi online interessati dal programma. Un notevole impatto si potrebbe avere nel caso in cui servizi video streaming come Netflix ed Amazon Video decidessero di aderire alle nuove direttive.
In attesa di nuove informazioni al riguardo esprimi, in qualità di utente abbonato, le tue personale considerazioni in merito a questa scelta. Che ne pensi al riguardo?
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