Gli scienziati hanno chiesto aiuto ai cittadini britannici per riuscire a preparasi contro i futuri estremi eventi atmosferici. Essi sperano di riuscire a raccogliere abbastanza dati atmosferici da poter anticipare il tempo.
Il progetto
Ogni anno, grazie alla British Science Week, una manifestazione della durata di dieci giorni riguardo scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, il pubblico viene invitato a partecipare ad un differente progetto scientifico. Quello del 2019 è intitolato “Operation Weather Rescue“.
Grazie all’aiuto di decine di migliaia di persone, gli scienziati vogliono raccogliere più informazioni possibili. I dati inseriti nei computer riguarderanno gli avvenimenti tra il 1861 e il 1880 che contribuiranno a costruire un retaggio di informazioni ambientali che contribuiranno a nuove scoperte.
Il progetto è guidato dal professore Ed Hawkins dell‘Università di Reading. Come egli ha affermato: “Abbiamo registrato osservazioni molto dettagliate del tempo per oltre 150 anni qui nel Regno Unito. Ma molte di quelle osservazioni sono in archivi polverosi in tutto il paese“.
La speranza del professore è di riuscire a riutilizzare le informazioni negli archivi e capire al meglio come possono essere utilizzate per comprendere i cambiamenti del nostro tempo.
Hawkins ha aggiunto: “In passato abbiamo visto condizioni climatiche estreme. Conoscere ciò che ha causato quegli eventi può aiutarci a prendere decisioni importanti sul nostro futuro, ad esempio comprendere quanto devono essere grandi le nostre difese contro le inondazioni“.
La raccolta dei dati
Una delle prime testimoniante metereologiche deriva dal diario di viaggio del vice ammiraglio Robert FitzRoy. Che fu scritta dopo essere tornato da Capitan Beagle nel famoso viaggio di Charles Darwin.
Katherine Mathieson, amministratore delegato della British Science Association, ha dichiarato: “Ci vorranno decenni di ricerche per essere in grado di comprendere e interpretare i 2,5 milioni di dati contenuti in questo particolare set di dati, in modo da permettere al pubblico di effettuare ricerche in breve tempo“.