The Last of Us: i veri rischi di un’epidemia di funghi nella realtà

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Come abbiamo potuto vedere The Last of Us in molti modi raffigura una classica l’apocalisse di zombi. Questa volta, però, è un fungo che trasforma le persone in zombi. Il nuovo scenario, realizzato per la prima volta nel videogioco su cui si basa la serie, sta facendo sì che gli spettatori si chiedano se una pandemia di funghi possa verificarsi nella vita reale.

Secondo gli esperti una pandemia fungina potrebbe essere sicuramente possibile. Al momento nessuna specie di fungo nota alla scienza può rappresentare una minaccia pandemica immediata per noi esseri umani, soprattutto non nel modo in cui avviene nella serie tv. Tuttavia sono in aumento le infezioni fungine in tutto il mondo, facendo preoccupare gli esperti che temono che le persone siano maggiormente a rischio.

 

Una possibile epidemia di funghi potrebbe succedere nella vita reale, come The Last of Us

Alcuni temono addirittura che dal regno dei funghi possano derivare nuovi super-patogeni. Il potenziale è enorme per ciò che può emergere e diventare un agente patogeno. Gli zombi in The Last of Us sbocciano con viticci di un fungo chiamato Cordyceps, che spuntano dalle loro teste e bocche, protendendosi verso nuove vittime. Questo fungo è reale, ma supera solo il cervello e il corpo degli insetti, i più famosi sono le formiche. Il fungo cresce all’interno del corpo di una formica, fa salire la formica verso l’alto, quindi germoglia dalla sua testa e rilascia spore, tentando di diffondersi in lungo e in largo.

Questa specie non può sopravvivere alla temperatura del corpo umano, quindi non può infettarci. Ma altre specie di funghi producono sostanze con qualità che alterano la mente che possono influenzare il comportamento umano. L’esempio più ovvio è la psilocibina , il composto allucinogeno dei funghi magici. Il fungo ergot ha anche la reputazione di alterare la mente umana. A differenza della tv, tuttavia, il fungo che altera la mente non salta nel nostro corpo e influenza un comportamento che consente la trasmissione futura. Le malattie fungine possono passare dagli animali all’uomo. Ma l’idea che un fungo come il Cordyceps possa mutare abbastanza da fare il salto da gigante dagli insetti agli esseri umani, e mantenere comunque la sua capacità di manipolare efficacemente il comportamento, è inverosimile.

Nella vita reale, è vero che non esiste un vaccino per le infezioni fungine mortali. Ci sono solo poche classi di farmaci per curarli e non sono sempre cure affidabili. Infatti, poiché i funghi sono così simili agli umani a livello cellulare, molti dei farmaci che li combattono sono tossici anche per il corpo umano. La misura in cui assisteremo a una pandemia, il che significa che il mondo intero è colpito da una singola specie non sembra probabile per i funghi, solo per la natura delle loro vie di trasmissione. La maggior parte dei funghi che infettano l’uomo si diffonde meglio quando le persone immunocompromesse si raggruppano insieme o quando molte persone sono in stretto contatto e condividono superfici comuni.

Foto di fernando zhiminaicela da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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