La baia di Tokyo ospiterà in futuro uno spazioporto galleggiante

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Un team di architetti giapponesi, sotto l’egida della “Space Port Japan Association” (SPJ), ha progettato un concept mozzafiato per un futuristico spazioporto di quattro piani, destinato a galleggiare appena al largo della costa nella baia di Tokyo. Il concept, chiamato “Spaceport Japan”, riecheggia il layout di un aeroporto tradizionale, tranne per il fatto che gli astronavi, non gli aerei di linea commerciali, potranno attraccare a diversi gate. Ci sono anche corsie di scarico e di raccolta tramite strade che collegano lo spazioporto alla terraferma.

 

Lo spazioporto sarà molto di più di un semplice aeroporto spaziale

Uno strato di pannelli solari aleggia sulla struttura, consentendo il posizionamento di cortili, giardini all’aperto e persino terreni agricoli di varie dimensioni, fornendo allo stesso tempo spazio pubblico coperto per le persone e altri mezzi di mobilità personale. Così riferisce la ditta di costruzione che si occupa del progetto, Noiz Architects. Due torri perforeranno questo strato di pannelli solari, ciascuna dedicata alle partenze e agli arrivi, assicurando che il porto sia riconoscibile da lontano.

I livelli superiori consentiranno ai passeggeri di vedere la partenza di vari spaziplani, che porteranno in orbita i passeggeri su un’esperienza di navetta spaziale di due ore. Lo spazioporto fornirà immobili per la ricerca spaziale e gli affari. Il sito assicurerà inoltre che i passeggeri potranno intrattenersi con un hotel, un museo d’arte, una palestra, un acquario e persino un cinema. Finora, Spaceport Japan non è molto più di un bellissimo rendering per computer, ma SPJ spera di trasformare il concept in una realtà “il prima possibile” per espandere l’industria spaziale del paese.

Ph. Credit: Noiz Architects

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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