Trovata la tomba di San Nicola, l’originale Babbo Natale

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Un sarcofago in pietra calcarea, scoperto nella chiesa di San Nicola a Demre, in Turchia, potrebbe contenere i resti di San Nicola, il vescovo di Myra che ha ispirato la figura di Babbo Natale. L’annuncio arriva dopo anni di scavi condotti nella regione e riaccende l’interesse su uno dei santi più venerati nella tradizione cristiana.

Dettagli della scoperta

Il sarcofago, lungo circa due metri, si trova in una dependance a due piani della chiesa di San Nicola, un sito inserito nella lista del patrimonio UNESCO. I ricercatori credono che questa sia l’area sacra che custodisce l’ultima dimora del santo, noto per i suoi atti di carità e miracoli.

Ebru Fatma Findik, archeologa dell’Università Hatay Kemal, ha dichiarato:

“Il fatto che abbiamo trovato un sarcofago vicino alla chiesa può indicare che questa è davvero l’area sacra che stavamo cercando.”

San Nicola: dalla storia alla leggenda

San Nicola, nato intorno al 260 d.C. a Myra (oggi Demre), è noto per la sua generosità, come la leggendaria consegna segreta di sacchi d’oro per salvare tre sorelle dalla povertà. Dopo la sua morte, avvenuta nel 343 d.C., il santo è stato sepolto nella chiesa che oggi porta il suo nome.

La figura di San Nicola ha ispirato il “Sinter Klaas” olandese, da cui deriva Babbo Natale, simbolo della tradizione natalizia.

Le controversie sui resti

La questione della sepoltura di San Nicola è stata oggetto di dibattito per secoli. Alcune fonti indicano che i suoi resti furono rubati da mercanti italiani nel 1087 e portati a Bari, dove sono venerati nella Basilica di San Nicola. Studi del 1953 hanno confermato che le ossa di Bari e Venezia appartengono alla stessa persona, ma non hanno concluso se si tratti davvero del santo.

Le prossime tappe

Al momento, solo il coperchio della tomba scoperta a Demre è stato scavato. Gli archeologi sperano di trovare iscrizioni sul sarcofago che confermino la sua identità e la datazione della sepoltura.

“La nostra più grande speranza è trovare un’iscrizione sul sarcofago che chiarisca il contenuto della sepoltura e il periodo a cui appartiene,” ha spiegato Findik.

Ulteriori scavi sono previsti nei prossimi mesi, con la possibilità di svelare un tassello cruciale della storia che collega il santo cristiano a una delle tradizioni più amate nel mondo.

Foto di Bianca Van Dijk da Pixabay

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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