Non ci sono molti esperimenti individuali finiti su libri di testo ma Stanley Miller e Harold Urey sono riusciti nell’impresa. I due hanno sigillato un mix di gas rappresentativo dell’atmosfera terrestre e poi lo hanno scosso con alcune scintille. Ne è derivato un complesso miscuglio di aeenti chimici, tra i quali amino-amici, elemento caratteristico delle proteine. Abbiamo visto gli effetti di un impatto su area come Manhattan: ma se un asteroide colpisce la Terra può succedere anche altro. Potremmo avere l’RNA.
Proprio così, questo esperimento ha riprodotto sostanzialmente l’origine della vita, risultati eccellenti per questo team franco-ceco di ricercatori. Il risultato è sconvolgente, abbiamo infatti tutte e quattro le basi che troviamo nell’RNA, un parente molto ravvicinato del DNA essenziale per la vita sul nostro pianeta. Scopriamo insieme gli effetti di un asteroide che colpisce la Terra.
Un asteroide colpisce la Terra: è questa l’origine della vita?
Sono due le ragioni per le quali l’esperimento in questione è stato inizialmente poco considerato, la prima è propriamente concettuale. Al tempo, gli studiosi si concentravano sulla rete di reazioni chimiche alla base della vita, quasi tutte queste riguardavano proteine, era dunque complesso immaginare l’origine della vita senza proteine. La formazione di aminoacidi può permettere la formazione di proteine e ciò sembra fornire un’ovvia direzione verso una biochimica primitiva. Il materiale genetico arriva in seguito.
Quello che Miller e Urey non sapevano – e che non avrebbero scoperto per decenni – è che le proteine non hanno il monopolio sulla chimica catalitica delle cellule. Hanno scoperto che un numero di reazioni chiave nella cellula può essere catalizzata dall’RNA, sia l’RNA sia il DNA da quel momento sono stati considerati in grado di partecipare a ogni sorta di processo chimico. Queste scoperte hanno aiutato a compiere ipotesi sull’RNA.
Gli aminoacidi possono essere usati come co-fattori per l’RNA o prodotti della reazione ma non sono centrali per l’origine della vita. La sfida non era mostrare come gli aminoacidi si potessero formare con una semplice reazione, l’obiettivo è diventato quello di rintracciare i modi in cui le basi chimiche costituiscono i blocchi di RNA. Oltre i problemi concettuali, l’esperimento originale ne aveva anche di natura pratica.
Miller e Urey assumevano che l’atmosfera terrestre fosse analoga a quella di Titano, luna di Saturno, le idee da allora sono cambiate e questo va a ridimensionare la portata dell’esperimento. Le nuove ricerche però sottolineano come l’atmosfera pensata dai due studiosi non fosse dominante durante la giovinezza del nostro pianeta ma comunque largamente presente.
Fonte: arstechica.com