L’Intelligenza Artificiale rappresenta la moderna evoluzione di una tecnologia che ben presto stravolgerà letteralmente il nostro modo di vivere digitale. A quanto pare, il cambiamento evidenziato nelle modalità di fruizione ed accesso ai contenuti evidenziato nell’ultimo rapporto Censis 2017 è stato soltanto una mera anticipazione di ciò che in realtà ci attende al varco di una nuova era tecnologica next-gen.
Le piattaforme mobile dei giorni nostri già dispongono di un layer minimo interattivo con le tecnologie IA che di certo semplificano la nostra vita incrementando il valore aggiunto di sistemi estremamente evoluti.
Basti pensare ai semplici servizi “Ok Google” basati su Intelligenza Artificiale Google Assistant o alla stessa IA di fondo applicata alle nuove componenti Pixel Buds per la traduzione istantanea multi-lingua, o anche ai sistemi Google Home per la gestione vocale degli impegni e delle richieste.
Ad ogni modo, secondo quanto riferito dalle fonti, vi sarebbero ambizioni ben più ampie in merito allo sviluppo delle soluzioni di prossima generazione applicate alle tecnologie IA. A questo punto, sulla base di quanto ultimamente riferito, verrebbe da chiedersi se i timori evidenziati da Elon Musk non siano effettivamente fondati.
L’idea di puntare alla creazione di un ecosistema gestito dalle macchine potrebbe corrispondere alla possibilità di una rivolta planetaria che porti, come riferito da Musk, addirittura alla III Guerra Mondiale? Forse si rientra a pieno titolo nella sfera del catastrofismo più estremo, ma l’idea di creare Dio avanzata da Anthony Levandowski, ex ingegnere di Google ricordato dalla cronaca per le accuse mossegli dopo la consegna di segreti industriali a Uber, non gioca certamente a sfavore di quest’ultima teoria.
I documenti depositati di recente presso il Fisco Usa riportano la fondazione di un’organizzazione di stampo religioso senza scopo di lucro chiamata Way of The Future, il cui fine ultimo è quello di “sviluppare e promuovere la realizzazione di una divinità basata sull’intelligenza artificiale e, tramite la comprensione e la venerazione della divinità, contribuire al miglioramento della società”. Una definizione che lascia quanto meno perplessi e solleva non poche domande nei seguaci dei culti tradizionali che vedono in un simile progetto un sopruso in piena regola.
Ad ogni modo, l’ex ingegnere prosegue i suoi lavori dedicandosi anima e corpo a questo progetto che lo vede impegnato full-time dopo il licenziamento richiesto da Uber a seguito del danno di immagine scaturito dallo scandalo del furto di dati industriali sensibili presumibilmente utilizzati da quest’ultima per la realizzazione di sistemi automobilistici autonomi sulla base dei progetti Alphabet della strart-up Waymo, impegnata da oltre otto anni nel progetto “self-driving cars”.
L’ex ingegnere Google, quindi, conta sulle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per il perseguimento delle sue ambizioni religiose. Si tratta di un’iniziativa certamente bizzarra che vede al centro un nuovo tipo di culto che predomina al cospetto di una società che cambia radicalmente, ovvero sia una società completamente digitale.
Ed ecco che nella Silicon Valley inizia a nascere e svilupparsi una nuova ideologia religiosa che cammina di pari passo al concetto di Singularity, ossia la convinzione che un giorno l’intelligenza artificiale giunga al punto da renderci completamente obsoleti e dipendenti. Secondo il futurista liberale candidato alla presidenza della California nel 2018, Zoltan Istvan:
“Dio, se è la più potente delle ‘Singularity’, di sicuro è già diventato pura intelligenza organizzata, estendendosi sull’universo attraverso la manipolazione subatomica della fisica”
E poi c’è chi come Christopher Benek, pastore floridiano fondatore dell’Associazione dei Transumanisti Cristiani, afferma anche che:
“Si tratta solo di un’altra tecnologia che gli umani hanno creato sotto la guida di Dio e che può essere usata sia per il bene che per il male. Ssono assolutamente convinto che l’intelligenza artificiale possa partecipare ai propositi di redenzione di Cristo”
Si tratta di una questione delicata, controversa e che di certo accende un lungo dibattito tra chi ostenta un credo tradizionalista basato sulla fede irrazionale e chi, invece, punta alla venerazione di un nuovo Dio digitale.
Lasciamo a voi l’onere di intervenire o soprassedere in merito a queste senz’altro stravaganti nuove idee. Che cosa ne pensate al riguardo? Spazio a tutte le vostre personali considerazioni al riguardo.