Il vaiolo delle scimmie continua a far parlare di sé soprattutto dopo che negli Stati Uniti è stato diagnosticato anche in due bambini. Potrebbe risultare strano soprattutto dopo che la malattia è stata collegata prevalentemente tra uomini adulti che hanno relazioni sessuali non protette con altri uomini. Ovviamente però non è l’unico modo di trasmissione e il rapporto tra i contagiati lo dimostra.
Quest’anno il virus del vaiolo delle scimmie è stato visto in 15.000 casi fuori dall’Africa dove il suddetto agente patogeno è considerato endemico. Sebbene i primi casi al di fuori del continente siano stati propri nel sopracitato gruppo di persone, in questi mesi ci sono stati casi anche tra le donne. Adesso negli Stati Uniti è stato visto in due bambini, anche se uno non risiede ufficialmente nel paese. Si parla presumibilmente di diffusione domestica.
Vaiolo delle scimmie: primi casi tra i bambini
Il CDC ha spiegato come il virus si può diffondere tranquillamente attraverso lo scambio di asciugami sporchi o anche solo lenzuola. Questo appunto rende i contagi domestici facilmente verificabili in tutto il mondo. Visto i numerosi casi che si sono registrati in questi mesi, nei prossimi potrebbero registrarsi molti altri anche, appunto, non nel gruppo di persone più a rischio.
Contro il vaiolo delle scimmie si è parlato di vaccinare preventivamente il gruppo di persone più a rischio, ma se i casi iniziano a verificarsi al di fuori del suddetto, contenere i casi diventa più difficile. L’Organizzazione Mondiale della Sanità non sembra al momento essere particolarmente in stato di agitazione.