Che la variante Delta del coronavirus sia molto più pericolosa del normale è risaputo. Durante la pandemia, e nello specifico dopo la comparsa del suddetto ceppo, sono stati rilasciati diversi numeri rispetto a quest’ultima. Un nuovo studio ha cercato di avere un valore definitivo della sua pericolosità rispetto alle altre varianti che circolano tutt’ora.
Il risultato dello studio canadese è che la variante Delta ha un rischio di mortalità più alta del 133% rispetto alla variante Beta e ancora di più al ceppo originario, o comunque quello che ha scatenato l’inizio di tutto. In aggiunta si parla del 108% di rischio maggiore di finire in ospedale e il 235% del rischio di finire in terapia intensiva. Sono stati rilasciati altri numeri relativi alla variante Alpha del virus, ovvero quella inglese.
Variante Delta e variante Alpha
Quest’altra ha portato a un rischio di morte maggiore del 51%, un rischio di ospedalizzazione maggiore del 52% e un rischio di finire in terapia intensiva maggiore dell’89%. Tutti questi numeri sono stati ottenuti andando ad analizzare minuziosamente i dati di 212.000 pazienti Covid-19 segnalati nei primi sei mesi dell’anno.
Le parole di uno degli autori dello studio: “I numeri combacia con ciò che ci dicono i rianimatori, ovvero che le persone vengono in ospedale molto più malate ora di quanto non facessero un anno fa, ma vederlo nei numeri è stato inizialmente piuttosto sorprendente. Spero che vedendo che questo è davvero un virus più pericoloso di quanto non fosse un anno fa, forse questo motiverà alcune persone che stanno resistendo in termini di vaccinazione.”